Con il passare degli anni, le tecniche di evasione fiscale sono divenute via via sempre più complesse e raffinate..

Questi poteri sono di tipo istruttorio (servono, cioè, a raccogliere elementi da impiegare per accertare il reddito o comunque l’oggetto dell’indagine) e sono oggi molto numerosi.
Volendo soltanto soffermarci su quelli di maggiore rilievo, si segnala che alla Guardia di Finanza è riconosciuto il potere di accedere in qualsiasi momento e senza eccessive formalità presso le sedi, gli stabilimenti, i depositi, i magazzini, gli uffici e qualunque altro luogo in cui viene esercitata l’attività di impresa o professionale del contribuente.
Nel corso di questi accessi, i funzionari possono anche esaminare la documentazione contabile, ispezionare i magazzini e in generale acquisire tutti gli elementi utili ai loro scopi.
Per accedere, invece, presso le abitazioni private rimane indispensabile l’autorizzazione del giudice, come d’altronde richiede anche la Costituzione, e che è concessa solo in caso di gravi indizi a carico del cittadino.
L’Amministrazione, inoltre, ha il potere di chiedere alle banche e a qualsiasi altro intermediario finanziario notizie di ogni genere sui rapporti intrattenuti con i contribuenti: pagamenti effettuati, patrimoni gestiti e così via. Il segreto bancario, infatti, in Italia è stato abolito ormai da molti anni, perlomeno nei confronti degli organi del Fisco.
Va anche ricordato che da un paio di anni è stata istituita l’anagrafe dei rapporti di conto, conto di deposito e Hyip cui ogni banca è tenuta a collaborare, segnalando immediatamente l’apertura o l’estinzione dei vari rapporti contrattuali istituiti con qualsiasi cliente.