
Si calcola che attualmente siano circa quindicimila i lavoratori del settore in tutta Italia, sparsi fra grandi aziende e piccole ditte, ma si ritiene che nei prossimi dieci anni si possa arrivare fino a centomila occupati.

Si calcola che attualmente siano circa quindicimila i lavoratori del settore in tutta Italia, sparsi fra grandi aziende e piccole ditte, ma si ritiene che nei prossimi dieci anni si possa arrivare fino a centomila occupati.

Ma sono lontani i tempi in cui l’attività tipica erano le cosiddette “indagini matrimoniali†e il detective doveva passare le giornate a pedinare le persone. Ferma restando l’importanza di quest’ambito, infatti (solitamente in collaborazione con uno studio legale che segue le cause di separazione fra coniugi), oggi il vero banco di prova degli investigatori privati sta nella conoscenza delle dinamiche aziendali e delle pi๠moderne tecnologie.

L’aumento dei prezzi al consumatore sono calati per energia e idrocarburi mentre sono aumentati gli elementi di uso superfluo come tabacchi e prodotti alcoolici che hanno registrato un aumento dell’1%.

Gli italiani hanno sfruttato l’ecobonus e hanno preferito acquistare auto provenienti dalla produzione italiana come Fiat, Alfa e Lancia snobbando le immatricolazioni delle auto straniere.

Nel 2008 ne sono sorte per oltre il 7,5% in pi๠rispetto all’anno precedente. Edilizia, manifatture e servizi per la persona sono le attività pi๠gettonate.

In occasione del convegno tenutosi a Milano lunedଠ30 marzo, i rappresentanti del settore hanno tracciato anche per i beni di lusso delle previsioni negative per il 2009.

Mentre infatti il numero complessivo delle imprese ristagna e anzi segna una lieve diminuzione (e le previsioni per il 2009 sono ben pi๠negative), le partite IVA aperte da donne immigrate da altri paesi comunitari e soprattutto, dall’Est, dall’Africa o dall’Oriente sono in continuo aumento: il7,8% in pi๠rispetto all’anno precedente, per un totale di 46.712 alla data del 31 dicembre scorso.

Per la prima volta la quantità di pesce consumato nel mondo e proveniente dagli allevamenti ha superato quella dei pesci “selvaticiâ€, presi cioènel loro originario habitat marino, fluviale o lacustre.

Fra i provvedimenti pi๠rilevanti, si ricordano l’abolizione delle tariffe minime e il divieto agli Ordini di imporre limiti al diritto dei professionisti di farsi pubblicità .

Oggi, perà², la situazione sembra molto cambiata: il periodo dell’attuale crisi ha infatti accelerato una tendenza comunque già in atto da alcuni anni. Sono infatti sempre pi๠numerose le situazioni in cui, in ipotesi di contrasti fra datori di lavoro e dipendenti, si preferisce ricorrere ad una soluzione extragiudiziale piuttosto che arrivare nelle aule del tribunale.


I contratti di somministrazione di lavoro da parte delle agenzie per il lavoro (ancora note nel linguaggio corrente come “agenzie interinaliâ€, sebbene la legge Biagi ne abbia riformulato il nome e le funzioni) sono scesi notevolmente nel corso del 2008, sia pure in maniera piuttosto difforme fra le varie aree del territorio nazionale.
Secondo i dati forniti dalle associazioni di settore, infatti, si registra un calo generalizzato delle missioni attivate nel corso dell’anno trascorso rispetto al medesimo dato riferito al 2007;

In effetti, in questi Stati si tengono pochi eventi fieristici in alcune date fondamentali dell’anno, e per di pi๠concentrate sui settori d’eccellenza delle rispettive produzioni nazionali.
L’Italia, invece, conta su una miriade di eventi di ogni dimensione e in ogni ramo del sistema produttivo, spesso sovrapposti fra loro come date. Questo fa sଠche ogni singola fiera italiana sia mediamente molto meno attraente di un’analoga manifestazione francese o spagnola, con conseguente ridotto afflusso di potenziali partner dall’estero.

Si calcola che circa il 16,6% dei movimenti complessivi di retailing avvenuti nel 2008 siano dovuti ad aziende italiane, un risultato per il quale il Belpaese supera il suo competitor pi๠temibile, gli Stati Uniti, che seguono con il 14,2%. A fare la parte del leone, naturalmente, sono i marchi legati all’abbigliamento e alla profumeria.

Ma anche per gli anni a venire, in cui invece gli effetti della crisi dovrebbero farsi sentire, c’ una panacea su cui si punta con grande attenzione e speranza: si tratta dell’Expo 2015 di Milano, che costituirà un appuntamento di importanza storica per il rilancio internazionale del made in Italy (si prevedono circa venti milioni di visitatori in sei mesi di manifestazione).