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Proroga per il sistema di tracciabilità  elettronica dei rifiuti

A partire da luglio diventerà  operativa la rivoluzione chiamata SISTRI, il nuovissimo sistema di tracciabilità  elettronica dell’intera filiera dei rifiuti cui saranno tenuti ad iscriversi almeno seicentomila imprenditori italiani.

Fino ad allora, perà², continueranno a valere le norme previgenti e i vecchi adempimenti legati alla produzione e smaltimento dei rifiuti: fra loro c’ anche il MUD, il modello unificato di dichiarazione per i rifiuti.


E proprio sul fronte del MUD si registra un’importante apertura del ministero dell’Ambiente. Salvo sorprese, infatti, il prossimo Consiglio dei Ministri prevedrà  importanti modifiche per la compilazione e l’invio dell’ultimo MUD, adempimento destinato presto a scomparire.

Due le novità , legate proprio alle difficoltà  tecniche e anche al cambio significativo di rilevazione dei dati che tutte le aziende interessate dovranno imporsi per soddisfare le esigenze del SISTRI. Il ministero ha dunque deciso di semplificare la vita perlomeno per quanto riguarda l’ultimo MUD.

Innanzitutto, la proroga per l’invio del modello slitta dal 30 aprile al 30 giugno. Ma quel che pi๠conta èche la compilazione avverrà  con il tradizionale modello cartaceo: il modello elettronico, introdotto recentemente, sarà  infatti probabilmente soppresso, per venire incontro alle esigenze degli imprenditori che già  stano impazzendo per capire chi deve aderire al SISTRI e come.


E, sempre in tema di SISTRI, il Consiglio dei Ministri dovrebbe deliberare anche in materia di sanzioni per chi non si iscriverà  al sistema pur essendovi obbligato e per chi non trasmetterà  i dati richiesti oppure li trasmetterà  in forma inesatta o incompleta.

E le sanzioni dovrebbero essere molto pesanti, tanto che molti imprenditori probabilmente ottempereranno a tutti gli adempimenti previsti dalla legge, anche a quelli cui in realtà  la loro azienda non sarà  tenuta, pur di non correre rischi.