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Andamento del mercato del bricolage

Il bricolage èl’insieme eterogeneo dei lavori di manutenzione domestica, pi๠o meno impegnativi, che le famiglie italiane (e principalmente il capofamiglia) tendono a fare in proprio: piccoli aggiustamenti degli elettrodomestici, riverniciatura di pareti e cancelli, giardinaggio e quant’altro.
Nel 2009, il mercato del bricolage non ha avuto troppa fortuna: complice la crisi, evidentemente gli italiani hanno preferito ridimensionare le spese di manutenzione, cosicchè il fatturato ècalato.


In media, comunque, le famiglie spendono circa 216 euro l’anno in questo genere di acquisti, anche se ovviamente vanno distinte le persone con maggiore tempo, voglia e, soprattutto, praticità  manuale da coloro che preferiscono rivolgersi sempre e comunque ad un tecnico specializzato.
Un po’ a sorpresa, fra l’altro, emerge che le famiglie del Sud sono meno propense al fai-da-te rispetto a quelle del Nord.

Ma dove andare, quando si vuole riempire la famigerata cassetta degli attrezzi? In linea di massima, sono premiati tanto i negozi di vicinato che i grandi centri commerciali.

In generale, si va al negozio vicino per gli acquisti pi๠modesti e ricorrenti, mentre si va all’ipermercato per le spese pi๠impegnative, contando sul fatto che tramite questo secondo canale èpi๠facile trovare un’offerta pi๠vasta ed economicamente pi๠conveniente. Va notato, comunque, come l’esperienza e i consigli del rivenditore costituiscono un “plus” che pesa notevolmente sulla scelta dei consumatori.


In media, i capifamiglia dediti al bricolage fanno visita ogni due o tre mesi presso i rivenditori, anche solo per dare un’occhiata.
Infine, quali sono gli articoli pi๠richiesti? Per i lavori interni prevalgono gli acquisti di trapani, mentre per il giardinaggio vanno a ruba i tubi di gomma.