Autofatturazione dei servizi intracomunitari

Lo scorso 22 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che ridisegna gran parte degli istituti dell’IVA, a partire dai criteri di territorialità  dei servizi, argomento ampiamente trattato anche come direttive comunitarie IVA 2010.

Al momento in cui scriviamo, perà², tale decreto non èancora uscito in Gazzetta Ufficiale e gli ennesimi aggiustamenti dell’ultima ora non sono affatto da escludersi. Gli operatori rimangono cosଠancora nel dubbio di cosa fare nelle prassi operative di tutti i giorni.

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Territorialità  dei servizi IVA: la natura del committente

Salvo alcuni casi particolari, le nuove regole IVA sulla territorialità  dei servizi stabiliscono che una prestazione fornita da un soggetto passivo italiano ad un committente straniero èlocalizzata in Italia se quest’ultimo èun consumatore privato, mentre èlocalizzata nel suo Paese di residenza se a sua volta costui èun soggetto passivo: nel primo caso l’operazione èimponibile, nel secondo èsclusa.

àˆ bene ricordare che sono soggetti passivi: imprenditori e liberi professionisti, società , enti pubblici ed enti non commerciali (anche per le operazioni strettamente istituzionali).

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Deroghe territorialità  dei servizi IVA

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Il discorso tracciato negli articoli precedenti chiarisce la nuova configurazione del concetto di territorialità  nelle prestazioni di servizi fra soggetti comunitari di Stati diversi.

I servizi, perà², non sono tutti uguali fra loro: possiamo infatti distinguere i servizi “generici” da alcune categorie particolari. I servizi generici sono quelli a cui si applicano le regole descritte senza ulteriori considerazioni. I servizi particolari, invece, sono quelli a cui si applicano norme in parte divergenti, in deroga alle regole ordinarie.

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Fatturazione tra soggetti Unione Europea

Come si èspecificato nelle nuove regole IVA, il servizio prestato da un soggetto passivo ad un altro soggetto passivo èoperazione non imponibile, quando le due parti sono domiciliate in Stati comunitari diversi.

La fattura che dovrà  emettere il prestatore del servizio, perà², oltre a recare la dicitura di esclusione avrà  altre due peculiarità  che la distingueranno dalle altre: sarà  obbligatorio indicare il numero di identificazione (per gli italiani: il numero di partita IVA) del cliente, che normalmente non occorre specificare, e il suo ammontare non entrerà  a far parte del volume d’affari, al contrario delle altre operazioni per cui vi èobbligo di fatturazione (sarà  bene, dunque, compiere registrazioni a parte per non fare confusione).

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Nuove regole IVA Unione Europea

Fattura

Come si èdetto, per applicare le nuove regole IVA sulla territorialità  dei servizi, èindispensabile verificare se il cliente èun soggetto passivo o un privato consumatore.

àˆ da notare subito una prima novità : con le nuove regole, gli enti non commerciali (associazioni, fondazioni ecc.) sono sempre considerati soggetti passivi, anche quando acquistano servizi per finalità  istituzionali, purchè identificati ai fini IVA.

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Territorialità  dei servizi ai fini IVA

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Con la circolare n. 58 del 31 dicembre 2009, l’Agenzia delle Entrate ha offerto i primi chiarimenti sulle nuove regole in vigore dal giorno successivo per effetto delle direttive comunitarie IVA ancora in attesa di recepimento dalla nostra legislazione. Si attendono, comunque, altre circolari nelle prossime settimane, poichè i dubbi rimangono diversi.

In ogni caso, mettendo insieme il contenuto della circolare con quello della direttiva e con le analisi degli studiosi, possiamo provare a tracciare un quadro complessivo.

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Direttive comunitarie IVA 2010

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Governo e Parlamento non hanno fatto in tempo a recepire alcune direttive comunitarie molto urgenti: èinfatti stato predisposto uno schema di decreto legislativo di ricezione, ma gli aspetti ancora da limare si sono rivelati diversi e la scadenza del 31 dicembre èormai trascorsa.

Tre sono i capitoli principali: le nuove regole di rimborso IVA ai non residenti (di cui abbiamo già  trattato), le novità  su tempistica e contenuto della comunicazione all’Agenzia delle Dogane delle operazioni intracomunitarie eseguite (questione ancora nebulosa su cui si attendono notizie con grande urgenza, data l’imminenza delle scadenze a carico dei contribuenti) e le nuove regole sulla territorialità  dei servizi in materia di IVA e di rimborso iva.

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Servizi intracomunitari, novità  iva 2010

Servizi intracumunitari

Mancano ormai pochi mesi ad alcune rivoluzioni che coinvolgeranno tutti i titolari di partita IVA che operano assiduamente od occasionalmente con altri Paesi aderenti all’Unione Europea.

In verità  siamo ancora in attesa della norma italiana che recepirà  nel dettaglio la direttiva comunitaria n. 2008/08, ma dovremmo ormai essere in dirittura d’arrivo, e comunque già  la norma europea contiene le linee-guida del cambiamento su cui èquindi possibile trarre conclusioni.

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