
In effetti, se qua e là si colgono segnali sempre pi๠frequenti di una, sia pur cauta, ripresa delle aziende, dal punto di vista degli occupati l’Italia resta in una situazione pesante.
In effetti, se qua e là si colgono segnali sempre pi๠frequenti di una, sia pur cauta, ripresa delle aziende, dal punto di vista degli occupati l’Italia resta in una situazione pesante.
E poichè, prima della catastrofe economica, il settore mostrava segnali ininterrotti di crescita, èauspicabile una nuova primavera per il comparto.
La conseguenza èintuitiva: redditi sempre pi๠bassi per gli esercenti l’attività economica primaria. Ed èun calo drammatico: si stima che la flessione media negli ultimi dieci anni sia stata addirittura del 36%. Nel biennio alle nostre spalle, il calo medio a livello comunitario èstato pari all’11,6%, ma in Italia ha raggiunto il 20,6%.
Nonostante questi dati, tuttavia, il settore ha sofferto e soffre tuttora pesantemente della crisi globale. Nel 2009 gli affari sono crollati di oltre il 30%: un dato spaventoso che ha fatto vacillare anche i principali colossi aziendali. Nel dettaglio, la costruzione di motori e la componentistica sono gli ambiti che hanno ricevuto i colpi pi๠duri.