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Verifica reddituale Inps esodati

licenziamento

Il messaggio n. 14804 dello scorso 19 settembre 2013 da parte dell’Inps ha comunicato una serie di disposizione inerenti il tema degli esodati, dei requisiti di accesso alla pensione e delle comunicazioni che verranno effettuate dallo stesso istituto a ciascun soggetto per notificare il conseguimento dei requisiti pensionistici secondo la riforma Fornero del 2012.

La comunicazione Inps accesso pensione esodati ha anche posto l’accento su una serie di verifiche reddituali che verranno effettuate da parte dell’Inps sui soggetti denominati “esodati”.

Infatti, come avvenuto per i primi due scaglioni di esodati, quello da 65mila unità  e quello da 55mila unità , le stesse procedure di verifica riguarderanno anche il terzo contingente, ovvero quello che comprende una ulteriore parte di esodati, per la precisione 10.130.

Le strutture territoriali dell’Inps dovranno verificare al momento della liquidazione della pensione la permanenza di una serie di requisiti e condizioni inerenti la situazione reddituale dell’esodato stesso. In particolare sarà  necessario verificare che il reddito annuo lordo percepito per lo svolgimento di una attività  lavorativa successivamente alle date del 4 dicembre 2011 e del 30 giugno 2012, non superi i € 7.500,00. Le prima data corrisponde  alla figura dei prosecutori volontari, ovvero coloro che a seguito della emanazione della riforma Fornero hanno deciso di continuare a lavorare; la seconda data corrisponde invece a tutti coloro che sono individuati come cessati, ovvero tutti i lavoratori che hanno interrotto la propria attività  lavorativa per accordi individuali o collettivi.

Tale clausola ha valore sia per i soggetti del primo contingente, ovvero quello dei primi 65.000 salvaguardati, sia per il contingente dei 55.000, ovvero il secondo contingente di salvaguardati.

Adesso la stessa regola si applicherà  anche ai soggetti che presentano per la prima volta istanza di accesso al beneficio pensionistico nell’ambito della salvaguardia dei 10.130 esodati.

L’Inps dovrà  quindi procedere alle verifiche reddituali stabilite, ma in caso di anomalie avrà  l’obbligo di contattare i soggetti interessati prima di procedere all’eventuale esclusione dal beneficio della salvaguardia dei potenziali beneficiari.