In tempi di tagli drastici come quelli che viviamo, non era certo possibile che l’industria cinematografica ne uscisse indenne. Sono pertanto stati ridefiniti i criteri con i quali, a partire dal 2011, lo Stato erogherà contributi a favore di pellicole italiane.
In particolare, la riforma messa a punta dal ministro competente, Sandro Bondi, punterà a favorire i giovani autori, lasciando invece a bocca asciutta quelli già avviati o affermati. I contributi statali, infatti, saranno erogati solamente ai registi italiani alla loro prima opera oppure alla seconda, siano essi lungometraggi, cortometraggi o documentari.
La revisione del sistema, comunque, riguarda l’intero assetto del sostegno ministeriale. L’unica forma di incentivo sarà data dai contributi a fondo perduto; e alcuni parametri di quantificazione dell’agevolazione, come gli incassi, saranno nettamente revisionati e aggiornati, sia pure in un secondo momento.
Cambiano anche le regole per il sostegno “indirettoâ€, e cioèla contribuzione alla promozione delle opere cinematografiche. Gli aiuti saranno erogati solamente ad eventi, come mostre e rassegne, di rilevanza nazionale o internazionale, o quando saranno volti a restaurare e valorizzare antiche pellicole di rilevanza nazionale, o, ancora, tutelino il cinema d’essai.
Ancora una volta, saranno successivi provvedimenti attuativi a fissare nel concreto i parametri relativi a questa normativa.
Fonte: Il Sole 24 Ore