Il ruolo dell’espansionista èquello di studiare e attuare l’ingrandimento sul territorio dei punti-vendita dell’azienda.
Suo, quindi, èil compito di approfondire le possibilità economiche di espansione della rete commerciale, individuare i luoghi pi๠opportuni (per l’alta densità abitativa, per l’assenza o la carenza di competitori o per altri motivi), nonchè le caratteristiche che il nuovo punto-vendita dovrebbe presentare, in termini di dimensioni e di relazionamento con clienti, fornitori, banche ed enti locali.
In definitiva, dovrà presentare un progetto da sottoporre all’attenzione della direzione generale, in cui specificherà rischi, costi e prospettive della potenziale crescita della rete distributiva nei singoli angoli del Paese.
Qualora, poi, il progetto presentasse discreti margini positivi e la dirigenza dell’azienda acconsentisse all’apertura di un nuovo punto-vendita, l’espansionista si occuperà di seguire nel concreto tutte le attività dirette allo scopo, a partire dalla soddisfazione di tutti gli adempimenti amministrativi, fiscali, sanitari e burocratici vari.
Una volta che il punto-vendita èavviato e puಠproseguire con le sue gambe, infine, l’espansionista si mette all’opera per predisporre un nuovo progetto.
Il buon espansionista deve presentare congiuntamente diversi requisiti. Le sue competenze, pi๠che di economia, devono essere di ingegneria, di logistica e di diritto amministrativo.
Ma, oltre alle conoscenze possedute, l’espansionista deve essere dotato di buon intuito e capacità di prefigurare il futuro. La sua retribuzione, ricorda infine Italia Oggi, oscilla fra i cinquantamila e i sessantamila euro annui lordi.