
D’altronde, il restyling del vecchio modello èstato adottato proprio in vista del pagamento di questa somma, e in futuro forse si individueranno altri campi d’applicazione.


Non solo tutte le spese che si pretende di dedurre dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo devono essere inerenti all’attività e documentate dalle relative fatture o altre pezze giustificative, ma tali documenti probatori devono essere sempre esibiti al primo invito da parte dell’Amministrazione Finanziaria: se si “perde il trenoâ€, tali documenti diventano inservibili e le relative spese divengono indeducibili.

Prima o poi, indiscutibilmente, solo la seconda ipotesi sarà possibile, per ovvi motivi di risparmio economico e di spazio, nonchè di tutela ambientale.
E molto presto (2010) le fatture verso la Pubblica Amministrazione saranno pagate solo se il fornitore le emetterà in forma elettronica.

Gli uffici in questione, ovviamente, sono quelli da cui èprovenuto l’invito al contraddittorio, hanno redatto il PVC o comunque sono coinvolti nel processo di definizione della situazione tributaria del contribuente.

Il nuovo modello sostituisce quello emanato qualche mese fa e riferito soltanto all’adesione ai PVC.

Il discorso riguarda il saldo e il primo acconto delle imposte sul reddito e dell’IRAP, acconto e saldo ICI, liquidazioni periodiche IVA e numerose altre fattispecie.

Si intende innescare, infatti, un circolo virtuoso che porti da un lato all’irrobustimento del capitale proprio nelle società riducendone la dipendenza dalle banche e dall’altro incentivando questa ricapitalizzazione con una riduzione della pressione fiscale, peraltro non elevatissima.

Fra le modifiche, qualche novità in merito al nuovo sistema delle compensazioni in materia di IVA, rivoluzionato per combattere il diffuso fenomeno degli abusi basati su crediti inesistenti.
Fermo restando l’impianto generale della nuova legge, stabilito in sede di emanazione del decreto 78/2009, il maxiemendamento èvenuto incontro alle proteste di molte categorie di operatori sulla controversa questione del visto di conformità .

Occorre una piccola cronistoria: quando l’imposta fu introdotta (1997), si decise che i costi sarebbero risultati deducibili secondo le stesse regole previste per l’imposta sui redditi.

Si parla di “autotassazione†in relazione ad una fra le modalità con le quali l’Erario riscuote le imposte, ovverosia affidandosi allo spontaneo successivo versamento dei tributi direttamente da parte del contribuente.

Nel primo caso, infatti, c’ tempo fino al 26 ottobre per ritornare al CAF perchè quest’ultimo rifaccia tutti i conti, informi il sostituto d’imposta e spedisca all’Agenzia delle Entrate il 730 integrativo entro il termine previsto (10 novembre 2009).
Il rimborso sarà accreditato al contribuente nella busta-paga riferita al mese di dicembre.

Tuttavia, non di rado chi si èoccupato della trasmissione, e in particolare CAF, commercialisti e consulenti del lavoro, si accorge di aver commesso qua e là errori e violazioni, specialmente quando le dichiarazioni da inviare erano tante e i tempi ristretti; altre volte, lo sbaglio èrilevato dal contribuente stesso.

L’opzione fu introdotta per venire incontro ai contribuenti e dare al sistema una preziosa chance in pi๠per evitare che la richiesta di pagamento arrivi a comportare pignoramenti e ricorsi giudiziari.


Ma la nuova società pubblica incaricata di gestire la riscossione dei tributi erariali, Equitalia, non èriuscita ad evitare la stessa inquietante sequenza di errori dei suoi predecessori nell’incarico.