Investimenti all’estero nella denuncia dei redditi

Come ormai sappiamo, siamo nel periodo della dichiarazione dei redditi e com’ègiusto che sia ènecessario fare molta attenzione a quello che si dichiara in modo tale da non fare errori grossolani che potrebbero portare a multe e sanzioni alle volte molto salate.

Le attività  di natura finanziaria e tutti gli investimenti all’estero che sono avvenuti prima del 31 dicembre 2010 devono essere dichiarati all’interno del quadro RW. Oltre a questo ènecessario indicare il valore in euro della somma dei trasferimenti di denaro superiori a 10 mila euro.

Nuovi chiarimenti sulla compilazione del quadro RW

Tra tutti i quadri del Modello UNICO, RW èprobabilmente quello che quest’anno ha maggiormente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori.

Istituito ormai da molti anni, il quadro RW èdestinato a favorire il cosiddetto “monitoraggio fiscale”, e cioèuna sorta di censimento delle ricchezze detenute dagli italiani all’estero. A partire dalla dichiarazione del 2010, perà², RW viene largamente potenziato, come misura anti-evasione fiscale.

Quadro RW e scudo fiscale

Le regole generali sul monitoraggio fiscale, descritte negli articoli precedenti, trovano applicazioni peculiari laddove il contribuente abbia provveduto al rimpatrio o alla regolarizzazione di attività  illecitamente detenute all’estero: il famoso scudo fiscale, cui si poteva aderire fra il 15 settembre 2009 e il 30 aprile 2010.

Compilazione del quadro RW

Il quadro RW èsuddiviso in tre sezioni. Va subito precisato che ciascuna sezione èda compilarsi solo se i relativi importi superano la soglia di diecimila euro: sotto questo limite, non c’ alcun obbligo.

Per quanto riguarda gli importi da dichiarare, il relativo valore va convertito in euro secondo i cambi ufficiali determinati nel provvedimento ministeriale del 19 febbraio scorso.

Controlli fisco casa in Costa Azzurra

L’Amministrazione Finanziaria ha ricevuto nei mesi scorsi un vasto pacchetto di informazioni dai colleghi di Francia e Inghilterra: si tratta dei nomi dei cittadini italiani che possiedono un’abitazione nei loro territori.

Per quanto riguarda la Francia, il discorso riguarda principalmente la Costa Azzurra e la Provenza, mentre per l’Inghilterra èinteressata soprattutto l’area di Londra.