Quanto dura il periodo di comporto

Se un dipendente èin malattia non puಠessere licenziato perchè in un periodo cosiddetto di comporto nel quale valgono delle regole diverse rispetto a quelle che valgono durante l’attività  lavorativa. In genere ci sono indicazioni specifiche in ogni CCNL. La risposta ad un utente.

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Periodo di comporto e licenziamento illegittimo

Il periodo di comporto èun periodo di tempo durante il quale il lavoratore dipendente puಠassentarsi dal lavoro per motivi di salute con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Una volta superato tale periodo, il datore di lavoro èlegittimato a licenziarlo.

La durata del periodo di comporto èstabilita dal contratto collettivo nazionale di riferimento, ad esempio per i dipendenti pubblici èdi 36 mesi, di cui 18 mesi retribuiti e altri 18 mesi non retribuiti.

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Durata del periodo di comporto per malattia

In caso di malattia prolungata o di assenza per un infortunio non riconducibile al lavoro, il lavoratore puಠastenersi dallo svolgimento della prestazione lavorativa solo per un determinato periodo di tempo, superato il quale il datore di lavoro puಠprocedere al licenziamento per giustificato motivo.

Il periodo durante il quale il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro prende il nome di periodo di comporto e ha una durata che varia a seconda del contratto collettivo nazionale di riferimento.

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Periodo di comporto contratto a tempo determinato

Le regole relative al calcolo del periodo di comporto sono diverse nel caso in cui il lavoratore sia stato assunto con contratto di lavoro a tempo determinato. In questo caso, infatti, la durata del periodo di comporto non puಠsuperare quella del contratto stesso e in ogni caso non puಠessere superiore a quella prevista per i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Se un lavoratore èstato assunto con contratto a tempo determinato della durata di 12 mesi, ad esempio, ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per 12 mesi. Se si ammala dopo aver già  lavorato per sei mesi, tuttavia, avrà  diritto alla conservazione del posto di lavoro solo per i restanti sei mesi.

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Calcolo periodo di comporto

Il periodo di comporto èun periodo di tempo durante il quale il lavoratore ha il diritto di assentarsi dal lavoro per motivi di salute. Durante tale periodo sia i dipendenti pubblici che quelli privati hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro, tuttavia una volta superato questo periodo senza che il lavoratore sia rientrato al lavoro, il datore di lavoro èlegittimato a procedere al suo licenziamento per giustificato motivo.

Ai fini del calcolo del periodo di comporto non devono essere incluse le assenze per malattia imputabili al datore di lavoro, le assenze per malattia professionale o infortunio sul lavoro, le assenze per gravidanza e purperio e i giorni di ferie maturati.

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Licenziamento per superamento periodo di comporto

Il licenziamento individuale per superamento del periodo di comporto rientra nella fattispecie di licenziamento per giustificato motivo e non in quella del licenziamento disciplinare, di conseguenza il datore di lavoro non ha l’obbligo di contestare le singole assenze del lavoratore ma si puಠlimitare ad indicare il numero totale di assenze relative ad un determinato periodo.

A confermarlo èstata la sentenza della Corte di Cassazione n. 23920 del 2010, che di fatto annulla il precedente orientamento adottato dalla Corte stessa e che prevedeva per il datore di lavoro l’obbligo di indicare i giorni di assenza, in modo tale da consentire al lavoratore di poter replicare.

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