
E valori non troppo minori, d’altronde, si registrano anche nelle altre Regioni settentrionali, per non parlare, ovviamente, del caso-limite di Prato, in Toscana, dove quasi la metà delle imprese ècinese.
E valori non troppo minori, d’altronde, si registrano anche nelle altre Regioni settentrionali, per non parlare, ovviamente, del caso-limite di Prato, in Toscana, dove quasi la metà delle imprese ècinese.
Cosà¬, mentre qua e là si avvertono distintamente i segni di ripresa, l’onda lunga della crisi sta tuttora producendo i suoi effetti catastrofici sulle aziende pi๠colpite.
Lo ha riconosciuto lo stesso governatore lombardo, Roberto Formigoni, che nei giorni scorsi ha annunciato il prossimo varo della delibera con la quale il network varesotto viene riconosciuto ufficialmente come una realtà esistente e di successo.
Alla base dell’obbligazione, ricordiamo brevemente, la necessità di monitorare il diffusissimo fenomeno associativo, cui si accompagnano preziosi benefici fiscali; e proprio per evitare che i benefici vadano a chi, in realtà , non se lo merita e dunque ad associazioni esistenti magari solo sulla carta, èstato indetto l’obbligo di inviare il modello.
Ottenere la qualifica non èsemplice. Occorre uscire da un istituto professionale con indirizzo specifico nel settore ligneo (in Italia sono in tutto una ventina, localizzati per lo pi๠in Lombardia) oppure seguire uno dei corsi formativi di durata biennale o triennale organizzati periodicamente in tutte le Regioni.
àˆ vero che il periodo dei saldi perdura per un paio di mesi, ma non c’ dubbio che èla prima metà di gennaio la pi๠importante, poichè in quei giorni che i consumatori compiono gli acquisti rimandati nei mesi precedenti e che le merci migliori sono ancora disponibili.
Il risultato, in effetti, nel biennio successivo èstato in buona parte raggiunto, con una riduzione verticale delle procedure aperte. L’avvento della crisi, perà², ha profondamente mutato il clima, con un ritorno vertiginoso della crescita delle procedure concorsuali, e si presume che il 2010 sarà anche peggio.
L’analisi pubblicata alcuni giorni dal quotidiano “Il Sole 24 Oreâ€, perà², dimostra il fenomeno partendo da un inedito punto di vista, e cioèil livello dei consumi nel nostro Paese: emerge che, mediamente, gli italiani spendono il 19% in pi๠di quello che teoricamente potrebbero in base ai redditi da loro dichiarati.