Alta tecnologia per le armi da caccia

Secondo uno stereotipo duro a morire, il cacciatore tende a mantenere un’immagine molto tradizionale e restia ai mutamenti, soprattutto in merito al proprio armamento.

L’Italia èuno dei principali produttori di armi al mondo, inclusi i fucili e le munizioni per l’attività  venatoria; e, a contrasto dei descritti stereotipi, le fabbriche del nostro Paese (concentrate per lo pi๠nel Bresciano) sono all’avanguardia nella ricerca scientifica in questo specialissimo settore.

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Importare animali, piante e armi

Al di là  delle regole fiscali, trattate nell’articolo precedente, le leggi doganali impongono degli adempimenti particolari in presenza dell’importazione (sia da parte di imprenditori che di privati) di particolari beni, su cui vigono vincoli dettagliati.

Per importare in Italia cani, gatti e furetti occorre procurarsi dalle autorità  sanitarie del Paese d’origine un certificato che identifichi l’animale, ne attesti la buona salute e, per i cani, una recente vaccinazione antirabbica.

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Exa 2010, mercato delle armi in ripresa

Sono molto positivi, i dati registrati alla ventinovesima edizione di Exa, la rassegna internazionale delle armi che si ètenuta nelle settimane scorse presso gli spazi espositivi della fiera di Brescia.

Il pur controverso settore delle armi, d’altronde, vede l’Italia come uno dei principali esportatori al mondo, e la crisi globale ha creato molti problemi che il comparto attende di superare al pi๠presto. Ad oggi, nell’ambito delle armi sportive e venatorie e delle munizioni l’Italia èdi gran lunga il primo produttore europeo, fornendo da sola il 60% delle esportazioni comunitarie.

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