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Interventi di recupero del patrimonio edilizio e ristrutturazioni, le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate

Con la circolare 15/E del 12 luglio l‘Agenzia delle Entrate informa sulle novità  previste in merito agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e alle ristrutturazioni andando a identificare soprattutto i ‘beni significativi’  come da indicazioni fornite dall’ultima legge di bilancio.

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I “beni significativi” incidono sulle agevolazioni Iva previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e usufruiscono di un’aliquota Iva ridotta del 10% per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nel momento in cui vengano effettuati soprattutto su immobili di prevalete uso abitativo. L’agevolazione prevista coinvolge tutte le prestazioni di servizi include anche le materie prime per la realizzazione  dell’intervento purchè siano forniti da chi ha eseguito i lavori. 

Per quanto riguarda invece i beni significativi, vale e dire ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video-citofoni, apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria, sanitari e rubinetterie da bagno, impianti di sicurezza, come riporta la nota dell’Agenzia, il loro valore prevede una certa rilevanza e  rispetto a quello delle forniture che vengono effettuate con gli interventi agevolati di recupero del patrimonio edilizio.

Quindi l’aliquota agevolata puಠessere applicata solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi: su tutti gli altri si applica l’aliquota ordinaria del 22%. Importante da sottolineare èche la circolare “ha efficacia retroattiva”: quindi gli interventi non conformi alla noma effettuati fino al 31 dicembre 2017 non potranno essere oggetto di contestazione, mentre quelle già  in essere  dovranno essere abbandonate, ma in tutti i casi non èmai  rimborsabile l’eventuale maggiore imposta che viene applicata entro la data di riferimento.

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