Home » Deducibilità  IRAP, a luglio il verdetto?

Deducibilità  IRAP, a luglio il verdetto?

àˆ stata fissata al 7 luglio prossimo la data della prima udienza davanti alla Corte Costituzionale su una questione che tiene con il fiato sospeso milioni di contribuenti da un lato e il Ministero delle Finanze dall’altro: l’argomento, ancora una volta, èl’IRAP, la contestatissima imposta che ha già  superato indenne il vaglio di molti organi di giustizia per questioni varie (dalla Cassazione alla Corte di Bruxelles) e che ora èattesa dalla prova forse pi๠dura.


L’IRAP, infatti, fin dalla sua istituzione nel 1997 èdichiarata come un costo non deducibile dall’imposta sui redditi di imprenditori, professionisti ed enti vari. Ma questa mancata riduzione della base imponibile IRPEF/IRES èlegittima dal punto di vista del rispetto del principio della capacità  contributiva, il cardine costituzionale su cui si fonda l’intera legislazione tributaria del nostro Paese?


Già  molti tribunali hanno rinviato la palla alla Consulta, nel legittimo dubbio che chi avrebbe altrimenti un reddito negativo e sarebbe quindi escluso dalla relativa imposta, si trova invece (non potendo dedurre l’IRAP) a dichiarare un reddito positivo e a pagarci sopra le tasse: un reddito positivo esistente perಠsolo dal punto di vista fiscale e non reale.

La Corte Costituzionale avrebbe dovuto decidere già  da un paio d’anni sulla questione, ma ha continuamente rinviato per la necessità  di approfondire la questione e per il continuo arrivo di nuove istanze dai giudici di merito.

Ma il tentennamento della Corte dipende probabilmente anche dalla considerazione dell’effetto-bomba che un’eventuale dichiarazione di illegittimità  avrebbe sui conti pubblici, stimato intorno ai dieci miliardi l’anno.

Per disinnescare la mina, il Governo ha introdotto l’anno scorso una ridotta deducibilità  (10%), purchè in presenza di interessi passivi o spese per il personale. Ma èprobabile che sia ancora troppo poco: a luglio, forse, sapremo.