Il proprietario di un bene può divenire tale a titolo derivativo od originario..

Nella pratica quotidiana, le acquisizioni derivative sono largamente più diffuse e importanti. Le modalità sono tantissime: la compravendita, la donazione, la successione ecc., e in ognuno di questi casi i profili da considerare sono numerosissimi. Non a caso, il codice civile e le leggi speciali vi dedicano centinaia di articoli.
Meno frequenti sono invece gli acquisti a titolo originario, cui il codice dedica uno spazio tutto sommato limitato, dato che non vi è moltissimo da dire.
I modi originari di acquisto sono quattro: uno è l’usucapione, di cui abbiamo già trattato abbondantemente. Ma ne esistono altri tre: l’accessione, l’occupazione e l’invenzione.
Chi è proprietario di un bene, diviene automaticamente proprietario anche di tutti gli altri beni generati dal primo: questo è il principio dell’accessione. Perciò, chi è proprietario di un melo è anche proprietario di tutte le mele che ne nasceranno, così come il titolare di un conto corrente è proprietario dei relativi interessi.
Chi trova un bene chiaramente abbandonato o non appartenente a nessuno e se ne impossessa, ne diviene proprietario: questa è l’occupazione. Perciò, chiunque può raccogliere un giornale abbandonato su una panchina, un fungo nel bosco oppure una conchiglia sulla spiaggia e diventarne proprietario.
Se invece ad essere ritrovato è un bene smarrito, questo va restituito al proprietario o, se ignoto, alle autorità. Se dopo un anno il titolare non si è fatto avanti, il ritrovatore ne acquista la proprietà: questa è l’invenzione.