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Valutazione del rischio elettrico per i lavoratori

In tema di sicurezza sul lavoro, tra i rischi a cui possono risultare esposti i lavoratori figura il rischio elettrico. Al riguardo il rischio maggiore per il lavoratore èsenza dubbio quello di elettrocuzione, a cui si aggiungono anche altri rischi derivanti dal cattivo funzionamento di un inpianto o dall’omesso controllo sulle sue condizioni, come ad esempio un corto circuito da cui puಠderivare un incendio oppure gli infortuni sul lavoro che possono scaturire dal mancato funzionamento delle lampade di emergenza.

Il riferimento normativo èil Decreto Ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, in cui ècontenuta la norma che richiede il rilascio della cosiddetta “Dichiarazione di conformità  dell’impianto alla regola dell’arte” al termine dei lavori di installazione, trasformazione o ampliamento dell’impianto stesso.


Sono da considerarsi conformi alla regola dell’arte gli impianti realizzati conformemente alle norme dell’UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell’Unione Europea. Alla dichiarazione di conformità  deve essere allegato il progetto dell’impianto, inoltre occorre comunicare l’esistenza dell’impianto agli uffici ASL competenti per zona mediante invio di una copia della dichiarazione di conformità .

E’ richiesto inoltre un periodico controllo dell’impianto di messa a terra, con contestuale verifica dell’interruzione automatica dell’alimentazione e del funzionamento delle lampade di emergenza, andando inoltre ad identificare con idonea cartellonistica i pozzetti ispezionabili dell’impianto di messa a terra e i quadri elettrici sotto tensione.

Per quanto riguarda la formazione dei lavoratori, questi devono essere messi al corrente dei rischi esistenti e delle misure di prevenzione e protezione adottate, inoltre deve essere loro chiarito quali interventi possono essere eseguiti e quali interventi sono invece tassativamente vietati.