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Tutti gli emendamenti del Jobs Act – Prima parte

Il testo del Jobs Act, proposta di punta del governo Renzi per riformare il mondo del lavoro, èstato rivisto negli ultimi giorni e ora si presenta come un testo parzialmente riscritto da una serie di emendamenti. Diversi sono stati gli interventi, che sono andati a modificare le principali tematiche di discussione. Ecco quali sono. 

Contratti lavoro

Sul tanto discusso articolo 18 si èpoi trovata un intesa in merito ai licenziamenti da disciplinare. L’articolo sarà  riformato solo attraverso decreto e non sarà  previsto il reintegro nei licenziamenti economici senza giusta causa. Varrà  invece per quelli discriminatori e disciplinari.

> L’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori èprevisto anche in Germania

Sulla contrattualistica la forma principale di contratto utilizzata sarà  quella a tempo indeterminato, che èanche attualmente la forma contrattualistica pi๠usata in Europa. Saranno previsti sgravi contributivi per le imprese che assumono. Non saranno invece stipulati pi๠contratti a progetto, i contratti di collaborazione. I lavori potranno essere solo di tipo subordinato o autonomo.

> L’articolo 18 interessa oltre il 57 per cento dei lavoratori italiani

Per quanto riguarda invece le nuove tipologie contrattuali, verrà  introdotto il contratto a tutele crescenti di cui si èparlato nei giorni scorsi. Con tutele che crescono in base all’anzianità  di servizio. I destinatari di questo contratto saranno i nuovi assunti.

Nel Jobs Act ci saranno anche norme di riforma per gli ammortizzatori sociali. Interessati in primo luogo la cassa integrazione e l’applicazione della CIG, che ad esempio non ci sarà  pi๠per coloro che cessano una attività  come accadeva in passato.