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Aggiornamento indispensabile per le professioni per superare la crisi

Un recente studio compiuto da Isat e Asfol sottolinea come il mondo del lavoro italiano abbia necessità  di aggiornare le proprie competenze al pi๠presto. Sono infatti circa 14 milioni gli occupati italiani che sentono il bisogno aggiornare o incrementare le conoscenze acquisite, in modo tale da essere pi๠competitivi. Solo una metà  delle professioni interessate dallo studio svolgono una volta l’anno una attività  di aggiornamento, cioèil 52 per cento circa. 

Contributo di rivalsa opzionale anche per i professionisti associati

L’indagine ha anche individuato quali sono le caratteristiche che in una professione, la rendono pi๠refrattaria ai problemi della crisi economica. Si tratta della flessibilità , della creatività  e della resilienza, che secondo lo studio Istat – Isfol sono possedute soltanto da una piccola parte dei lavoratori, ovvero il 6,8 per cento del totale, 1 milione e 571 mila persone.

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Esistono perಠdelle categorie professionali che in un certo senso già  dispongono di queste caratteristiche. Si tratta dei ricercatori delle scienze mediche, che ottengono i maggiori risultati nel settore, e i docenti universitari in scienze biologiche, i cui valori superano l’85 per cento. Ma anche nel settore della difesa caratteristiche di questo tipo sono abbastanza comuni. Le detengono infatti i capi e i vice della Polizia di Stato, i questori, e i responsabili della sicurezza pubblica.

> Le professioni pi๠richieste in Italia nel primo trimestre 2014

Oggi vi sono perಠanche professioni che permettono di realizzare le proprie aspirazioni, e sono quelle dell’artigianato, i lavoratori del cuoio, della pelle e del legno. Sono quelle che in Italia raggiungono il massimo punteggio nel riconoscimento dei propri meriti.