
L’allarme viene lanciato dal quotidiano “Il Tempoâ€, che parte da amare riflessioni sulla squadra biancoceleste, che oggi langue nei bassifondi della Serie A.
Se per ogni squadra della massima divisione la retrocessione in Serie B è una batosta sui propri conti, per le grandi è un autentico disastro: solo in diritti televisivi, si prevede che la Lazio vedrebbe sfumare in un colpo solo una cinquantina di milioni, anche a causa del concomitante ritorno alla gestione collettiva di tali diritti.
Sono lontani, in effetti, i tempi in cui la Juventus, nella medesima situazione, vantava dalla propria l’esclusiva con Sky, che attutiva la botta della retrocessione a tavolino.
Volendo fare un paragone ad un’altra squadra passata in traversie analoghe, semmai, il riferimento è alla Fiorentina: la caduta in Serie B della società presieduta all’epoca da Vittorio Cecchi Gori diede la spinta decisiva al suo fallimento, con conseguente azzeramento della rosa e ripartenza dalla serie C2.
La stessa sorte potrebbe toccare a breve alla Lazio, affogata nei debiti, la quale oltretutto è alle prese con pesanti pendenze fiscali. Anni addietro venne firmato un concordato fiscale che conteneva un piano di rientro progressivo dai debiti con l’Erario, ma l’eventuale addio alla Serie A taglierebbe le gambe ad ogni possibilità di rispettare questo piano.
C’è un’altra ipotesi da mettere sul piatto: l’ingresso di nuovi e facoltosi soci disponibili a ricapitalizzare la società ; ma oggi come oggi nessun mecenate è all’orizzonte, considerando che il calcio non è più il bengodi di una volta e perdere le risorse investite è un rischio concreto cui ben pochi sono disposti a sottoporsi.