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Riparte la rateizzazione dei debiti Equitalia

Equitalia, stando a quanto dichiarato dal premier, doveva essere eliminata ma fintanto che non si giunge all’eliminazione di questo ente di riscossione, si riparte con la rateizzazione dei debiti. La notizia che coinvolge anche i contribuenti èstata riportata da Confesercenti ed èconsiderata una buona notizia. 

“La riapertura delle rateizzazioni per chi era decaduto dal beneficio èsenz’altro positiva”, ha commentato in un post il Vice Ministro per l’Economia e le finanze Enrico Zanetti , “ma la questione va affrontata in modo pi๠radicale con una vera e propria rottamazione delle cartelle esattoriali: paghi tutta l’imposta senza alcun tipo di sconto e ci mancherebbe, paghi pure gli interessi legali per aggiornare nel tempo il valore del debito, ma ti vengono tolte tutte le sanzioni e tutti gli interessi moratori. Cosà¬, senza rinunciare a un euro delle imposte dovute, l’Erario potrebbe incassare e molti contribuenti potrebbero vedere abbattuti di oltre il 50% i loro debiti residui e voltare pagina dopo una crisi durissima che ha messo molte imprese nella difficile condizione di diventare morosi verso il fisco non per propensione all’evasione, ma per onorare i propri debiti con i dipendenti e i fornitori. Una misura del genere in legge di stabilità , in parallelo alle misure di riforma della riscossione, sarebbe una decisione assolutamente opportuna.”

DDL annullamento cartelle Equitalia in discussione al Senato

Dal commento del Vice Ministro Zanetti si comprende molto bene che si tratta di una soluzione importante per tutti i contribuenti che non aveva effettuato la richiesta di rateizzazione entro i termini. Le novità  su Equitalia sono state indicate nel Decreto enti locali n. 113/2016 approvato alla Camera. Per esempio èin questa normativa che si spiega come sarà  possibile presentare l’istanza ad Equitalia senza allegare documenti comprovanti la temporanea situazione di obiettiva difficoltà , per le somme iscritte a ruolo di importo non superiore a 60.000 euro. Il limite passa cosଠda 50mila a 60 mila euro.