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Meno produzione ma pi๠qualità  per le aziende vinicole italiane

E’ da pochissimi giorni iniziata in diverse parti d’Italia la vendemmia 2014, con la quale èpartita ufficialmente la sfida all’ultima bottiglia con i vicini produttori francesi. Il raccolto del 2013 èstato particolarmente abbondante, ma quest’anno già  si prevede che i viticoltori italiani non riusciranno a superare le cifre dello scorso anno, anche se una maggiore qualità  sarà  racchiusa nelle bottiglie made in Italy. 

settore vino

Le aziende vinicole italiane, quindi, nel 2014 produrranno meno dei 49 milioni di ettolitri del 2013, ma i vini che andranno ad essere imbottigliati saranno per la maggior parte vini doc, quelli che sempre pi๠richiedono i compratori internazionali soprattutto americani, che si sono ormai abituati alle bontà  della penisola.

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Per quanto riguarda la produzione, infatti, il 40 per cento sarà  rivolta ai 332 vini doc e ai 73 vini docg, il 30 per cento ai 118 vini a igt riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. Non a caso quasi il 90 per cento dei compratori internazionali al momento ricerca un vino doc. 

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Il settore della viticoltura e della produzione vinicola in generale, infatti, sembra godere di buona salute in questo momento. Il suo fatturato èpari a oltre 9,5 miliardi di euro e gli occupati sono arrivati ad essere circa 1 milioni e 25 mila persone, tra cui anche giovani, donne e immigrati. Si tratta insomma di un settore virtuoso che ha saputo conciliare le esigenze economiche con quelle dell’ambiente e del territorio.

Per non parlare poi dei benefici dell’indotto, che coinvolge altri 18 settori lavorativi. Un ambito su cui incentrare la ripresa.