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Semplificazione delle tasse, via a quelle antipatiche

Ci sono delle tasse che pi๠di altre si attirano l’antipatia degli utenti e non parliamo soltanto del canone ma di tante altre gabelle associate a servizi indispensabili su cui si sorvola ma che poi non si sa bene cosa vadano a finanziare. Sta indagando il ministero dell’economia e delle finanze. 

Il MEF come riporta l’Ansa, ha deciso di indagare sulle tasse pi๠antipatiche. In che modo? Ecco cosa spiega l’agenzia stampa:

Il ministero dell’Economia ha avviato una prima analisi sulle tasse ”antipatiche”, che fruttano poco gettito e richiedono invece adempimenti fastidiosi. Al momento si èin una fase di studio, per analizzare i diversi balzelli, ma la scelta dei tributi da cancellare èancora lontana. E’ quanto si apprende in ambienti del Mef. Della tassa per il rilascio del Passaporto e di quella sui diplomi universitari aveva erano stata oggi indicate dal vice ministro alla Finanze, Luigi Casero che in una intervista a Repubblica aveva parlato di 10 tasse da cancellare. Al momento non ci sono scelte fatte e un provvedimento sarebbe ancora al di la da venire, ma il progetto si inserisce in un processo di semplificazione del sistema. Cosà¬, dall’accisa applicata sull’importazione dei fiammiferi al prelievo sui contratti dei telefonini, nel mirino potrebbero finire anche molti altri tributi che fruttano cifre piccolissime ed hanno un costo non solo per il contribuente ma anche per la gestione da parte delle Finanze, tanto che vengono definite tasse antipatiche.

E pensare che fino a qualche anno fa la tassa pi๠antipatica era il canone che adesso si pagherà  in bolletta e non queste piccole gabelle.