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Quali versamenti fare entro oggi

La cosiddetta tregua agostana del fisco si conclude oggi. Entro la mezzanotte di lunedଠecco i pagamenti che FiscoOggi ricorda ai contribuenti, quindi mano al portafogli per restare in regola. 

FiscoOggi riassume per conto dell’Agenzia delle Entrate tute le scadenze di oggi. Ricordiamo, tra i tanti, i versamenti di pi๠diffuso interesse, da effettuare entro il 22:

fisco

  • passaggio in cassa per i contribuenti interessati dagli studi settore, cioèche esercitano attività  per le quali sono stati approvati gli studi di settore o che partecipano a soggetti che esercitano attività  sottoposte agli stessi, che hanno saltato la scadenza del 6 luglio, per il versamento, in un’unica soluzione o della prima rata, delle imposte risultanti dalla dichiarazioni Unico e Irap 2016, avvalendosi della facoltà  di rinviare di trenta giorni il pagamento, con una maggiorazione dello 0,40 per cento. Invece, per i titolari di partitiva Iva che hanno scelto il pagamento rateale e hanno versato la prima quota entro il 6 luglio, si tratta della terza rata (con interessi dello 0,44%). Se invece hanno “approfittato” dei trenta giorni a disposizione, con l’aggiunta dello 0,40%, passando in cassa entro il 18 luglio (il 16, scadenza naturale, era sabato), devono ora versare la seconda rata (gli interessi sono dello 0,31%). Scadenza, infine, anche per i contribuenti non titolari di partita Iva e che non partecipano a soggetti interessati dagli studi di settore: se, avendo scelto il pagamento rateale, hanno effettuato il primo versamento entro il 16 giugno, devono ora pagare la terza rata (interessi dello 0,49%); qualora, invece, si siano avvalsi della facoltà  di versare nei trenta giorni successivi al termine previsto (quindi, entro il 18 luglio), devono pagare la seconda rata (interessi dello 0,13%)
  • versamento dell’imposta di registro relativa ai contratti di locazione nuovi o tacitamente rinnovati a partire dal 1° luglio 2016. In caso di registrazione telematica, il tributo èversato contestualmente all’operazione. La scadenza non interessa le stipule per le quali si èoptato a favore della “cedolare secca”
  • termine valido anche per il ravvedimento “breve”, ossia per rimediare, entro 30 giorni dalla scadenza ordinaria (in questo caso, il 18 luglio), ai mancati o insufficienti versamenti delle imposte e delle ritenute, aggiungendo al tributo gli interessi e la sanzione ridotta a un decimo del minimo
  • alert anche per i contribuenti Iva, che devono al Fisco la sesta rata dell’imposta sul valore aggiunto, risultante dalla dichiarazione annuale relativa al 2015. Al tributo va aggiunto, a titolo d’interessi, lo 0,33% mensile. In scadenza, anche il pagamento dell’Iva di luglio, per i “mensili”, e di quella relativa al periodo aprile-giugno, per i “trimestrali”.