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Pi๠controlli fiscali nel 2016, li annuncia l’Agenzia delle Entrate

Nessuna pausa per la lotta all’evasione fiscale condotta dall’Agenzia delle Entrate. Il direttore in audizione alla Camera spiega che nel 2016 ci saranno 350 mila controlli in pi๠rispetto all’anno in corso. Tutto partirà  dalla valutazione del patrimonio immobiliare degli italiani. 

La riforma del catasto e poi anche la voluntary disclosure hanno introdotto delle novità  a livello fiscale ma adesso bisogna controllare che tutto sia stato fatto secondo le regole definite dal fisco. Ecco allora come intende procedere l’Agenzia delle Entrate.

Il direttore Rossella Orlandi, in audizione alla commissione di vigilanza sull’Anagrafe Tributaria della Camera, parla di 350mila controlli in pi๠da effettuare nel 2016 a causa della voluntary disclosure. Il primo contrasto all’evasione partirà  dal mercato immobiliare e sarà  gestito lungo quattro direzioni:

  1. quello relativo all’accatastamento delle unità  immobiliari al fine di renderle conosciute agli archivi catastali determinandone conseguentemente la rendita catastale quale elemento per il calcolo delle basi imponibili per una molteplicità  di imposte;
  2. quello relativo alle imposte sui redditi immobiliari, cioèin sostanza sull’accertamento degli effettivi canoni di locazione percepiti o delle plusvalenze realizzate;
  3. quello relativo alle imposte sui trasferimenti in generale (IVA, imposta di registro, imposte ipotecarie e catastali, successioni) nei casi in cui, soprattutto, l’imponibile ècostituito dal corrispettivo o dal valore in comune commercio;
  4. quello relativo al pagamento delle imposte patrimoniali ricorrenti (come l’IMU e la Tasi) il cui accertamento èdemandato ai Comuni.

Quello che in passato èstato fatto ha portato buoni frutti per cui si ritiene di dover ripetere l’esperienza:

Il primo èquello sperimentato con successo tra il 2007 ed il 2011 relativamente ai cosiddetti “immobili fantasma”, che ha consentito di attribuire una rendita e di far emergere oltre 1,2 milioni di unità  immobiliari, per una rendita complessiva di circa 825 milioni di euro; un’attività  che si sta nuovamente programmando di svolgere per il prossimo triennio, divenendo cosଠuna espressione periodica di controllo, i cui esiti probabilmente possono avere effetti positivi, non solo sul piano del contrasto all’evasione, ma anche pi๠in generale in ordine agli aspetti concernenti le regolarità  urbanistiche spettanti ai Comuni.