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IVA al 4% per l’acquisto di alcune abitazioni

Gli italiani hanno una serie di abitudini finanziarie che negli anni non sono cambiate: in primo luogo hanno un’abitudine al risparmio molto consistente che li fa addirittura apparire pi๠ricchi proprio quando la crisi miete le sue vittime, ma soprattutto hanno l’abitudine di comprare casa. Tutti vogliono avere per se stessi un tetto sulla testa e allora fa comodo sapere dell’IVA al 4%. 

Sul fronte immobiliare per gli italiani ci sono tantissime novità . In primo luogo la fiducia riposta negli intermediari finanziari ha quasi riequilibrato il rapporto di sfiducia/confidenza con gli istituti di credito. Siccome gli intermediari o mediatori riescono a far scavalcare ai contribuenti gli ostacoli pi๠comuni, anche le banche hanno riaperto i rubinetti.

Ma perchè spendere pi๠del dovuto? Le spese si riducono non accontentandosi di una catapecchia ma:

  • scegliendo soltanto rate del mutuo proporzionate alla propria capacità  di spesa,
  • facendo pi๠di un preventivo online e offline per trovare i tassi pi๠vantaggiosi dei finanziamenti,
  • cercando i mutui agevolati se si possiedono i requisiti definiti dalle istituzioni,
  • documentandosi sulle novità  in materia fiscale.

Una novità  èsenz’altro quella proposta dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 31/E del 30 dicembre 2014. In questo documento si prende atto che tutti i cittadini che stanno per acquistare un immobile possono fruire di mutui agevolati ma soprattutto possono giovarsi dell’abbassamento dell’IVA al 4 per cento con un risparmio consistente sulla spesa finale.

Nella circolare si parla naturalmente dell’allineamento dell’imposta di registro alla classificazione catastale. I mutui agevolati e gli altri sconti elencati valgono allora per chi compra immobili che non rientrano nelle categorie a/1, a/8 e a/9 che indicano le abitazioni signorili, le abitazioni nelle ville e i castelli e i palazzi di pregio artistico o storico.

Per ottenere gli sconti perಠbisogna avere per le mani la dichiarazione della categoria di appartenenza dell’immobile e l’attestazione della sussistenza delle condizioni indicate nel decreto numero 131 del 26 aprile 1986.