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Enrico Cerreto: ecco come lavora il consulente patrimoniale

Enrico Cerreto: ecco come lavora il consulente patrimoniale

“Prima di avviare una pianificazione patrimoniale bisogna valutare il patrimonio complessivo del cliente e non solo la componente finanziaria”. Enrico Cerreto, esperto patrimonialista, spiega il lavoro di un consulente patrimoniale, soprattutto oggi in cui siamo di fronte a nuovi ed inaspettati scenari economici e finanziari.

“Il consulente patrimoniale – esordisce Cerreto – èun professionista specializzato nel fornire una consulenza ad ampio raggio, anticipando scenari futuri e prevedendone rischi e opportunità . Si parte dal contesto familiare, patrimoniale e professionale per ottimizzare azioni di pianificazione finalizzate alla gestione, sviluppo, tutela e trasmissione del patrimonio”.

“Il consulente patrimoniale – aggiunge – èdiventato il punto di riferimento degli interessi economici e finanziari delle famiglie, ma anche delle aziende. Una gestione patrimoniale ha come obiettivo l’ottimizzazione del capitale. Il patrimonio di ogni individuo èsposto a continui rischi e quindi il consulente patrimoniale deve tutelare ogni aspetto riguardante la vita del cliente, dalla vita umana al patrimonio fino alla famiglia”.

Il rapporto con il cliente inizia sempre con una analisi del contesto familiare e del patrimonio. Tutte informazioni che il consulente patrimoniale acquisisce attraverso svariati colloqui con il cliente.

“Per un consulente patrimoniale èmolto importante parlare con il cliente – afferma Enrico Cerreto – in modo da capire gli obiettivi personali, aziendali e familiari. Il dialogo e il confronto sono utili per raccogliere con accuratezza tutte le informazioni di cui il professionista ha bisogno nel momento in cui deve analizzare la situazione del cliente”.

“Solo la fiducia – ci dice Cerreto – consente al cliente di aprirsi al professionista su temi spesso delicati, che coinvolgono le dinamiche dell’intera famiglia. La fiducia èun valore aggiunto che il professionista deve conquistarsi giorno dopo giorno”.

“Insieme al cliente vengono esaminate – prosegue l’esperto – tutte le possibili soluzioni e si scelgono quelle migliori per il cliente. L’efficacia e la coerenza della strategia individuata per raggiungere gli obiettivi bisogna tenerla sempre sotto controllo. Di fondamentale importanza èla pianificazione del passaggio generazionale in un’ottica di mantenimento della ricchezza, questo rappresenta la migliore e pi๠proficua forma d’investimento per il futuro”.

“Parlare di patrimonio – sottolinea pi๠volte Enrico Cerreto – significa parlare di persone. Dietro ogni patrimonio ci sono mariti, mogli, giovani e anziani, professionisti ed imprenditori. Il consulente patrimoniale deve avere la capacità  di saper dialogare con tutti questi soggetti”.

Il consulente patrimoniale deve avere la capacità  di sensibilizzare il cliente su tematiche che, tradizionalmente e culturalmente, non èabituato ad affrontare. Per fare questo il professionista deve avere una visione ad ampio raggio e quindi anche per la capacità  di crearsi una rete di collaborazioni professionali, che gli consenta di coordinarsi nella propria attività  con una serie di professionisti di supporto, ognuno con caratteristiche tecniche specifiche.

“La consulenza patrimoniale – conclude Enrico Cerreto – consiste nell’unire attorno allo stesso tavolo una serie di professionisti, tra cui il commercialista, l’avvocato, il notaio, le loro specifiche competenze e al centro di tutto c’èil patrimonio e la famiglia del cliente”.