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Uffici chiusi, pensiamo all’economia e alle dichiarazioni sulla ripresa

Quando gli uffici rivolti al pubblico sono chiusi si puಠapprofittare per dare uno sguardo all’economia, per fare un po’ di analisi e per capire in che direzione sta andando l’economia del nostro paese. In questi giorni va per la maggiore l’analisi di Confesercenti secondo la quale la metà  delle famiglie non sente la ripresa. 

La situazione economica dello Stivale èmigliorata? Non ècosଠsecondo Confesercenti, soprattutto se si ascolta quello che hanno da dire i consumatori. La metà  delle famiglie del nostro Paese, il 56% per l’esattezza, ritiene che la situazione finanziaria italiana sia insoddisfacente ma c’èanche un 14% di persone che ritiene di avere un reddito mensile insufficiente a coprire le spese indispensabili.

Il risultato della ricerca trimestrale di Confesercenti non depone a favore dell’indice di felicità  tricolore, diciamo cosà¬. il le persone che ritengono di non arrivare a fine mese e di essere ancora invischiate nella crisi, èaddirittura aumentato. Il problema centrale resta la domanda interna: non èun caso che 6 famiglie su 10 temano che un famigliare possa perdere il posto di lavoro.

Secondo Confesercenti, poi, i consumi sono immutati o in calo per il 71% degli intervistati e quasi la metà  degli italiani, il 47% pensa di poter coprire a malapena le spese essenziali. Insomma la situazione di disagio percepita èancora forte. Il 56% delle famiglie non èsoddisfatto di quello che sta vivendo. Soltanto il 38% delle famiglie dichiara di non essere preoccupato del futuro economico del nucleo e di essere sicuro di potercela fare senza troppi affanni.