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Ripresa del settore edile

Si dice che un ottimo indice dello stato dell’economia nazionale sia l’andamento del settore edile. Ammesso che sia vero, l’Italia puಠcominciare a respirare: secondo i dati diffusi dall’ISTAT, nel secondo trimestre del 2010 l’indice di produzione del settore edile èmigliorato del 2,5% rispetto ai tre mesi precedenti.


Si tratta di un balzo in avanti che ispira fiducia e ottimismo, tanto pi๠che si tratta del primo trimestre con segno positivo dopo sei consecutivi disastrosi. Tuttavia, èbene mantenersi prudenti, tenendo conto di altri fattori altrettanto importanti: innanzitutto, il +2,5% èmisurato rispetto ad un punto di partenza (il dato di gennaio-marzo) obiettivamente disastroso. In effetti, ragionando su base annua si registra invece un calo del 3,6%.

Inoltre, per la legge dei grandi numeri puಠanche capitare un trimestre positivo in mezzo a tanti negativi senza che la tendenza generale sia per forza invertita; sarà  bene, quindi, che perlomeno anche il terzo trimestre si riveli a propria volta migliorativo prima di esultare.

In questi giorni, tuttavia, sta facendo discutere anche un altro dato diffuso nei giorni scorsi sempre dall’ISTAT: il boom dei mutui ipotecari, pari a circa 380.000 nella prima parte del 2010 e ad oltre il 13% rispetto agli analoghi dati dell’anno scorso.


àˆ un dato che, seppure per via indiretta, appare positivo per il comparto edilizio. Anche in questo caso, perà², occorre fare attenzione: innanzitutto, almeno il 20% degli atti concerne surroghe e sostituzioni di mutui già  esistenti; inoltre, per quanto riguarda gli atti rimanenti, non èdetto che al singolo atto corrispondano costruzioni o ristrutturazioni edilizie.

Fonte: Il Sole 24 Ore