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Alcune riflessioni sull’IVA per cassa

Negli ultimi mesi, gli esperti tributari hanno valutato pro e contro del nuovo sistema di esigibilità  dell’imposta, che puಠa buon diritto essere considerata una mezza rivoluzione in tema di IVA.

Un aspetto molto sottolineato èla necessità  di tenere sotto controllo l’andamento del volume d’affari, per assicurarsi non solo “se” ma anche “quando” si dovesse superare la soglia dei duecentomila euro.


In verità , nelle realtà  pi๠complesse l’individuazione del momento esatto di superamento non ècosଠfacile da conoscere in tempo reale, per cui èpi๠che plausibile che questa situazione emerga solo in seguito.

Cosa fare per mettersi in regola, dunque? La soluzione migliore appare quella di emettere tante note di credito quante sono state le fatture con esigibilità  differita non giustificata (al fine di annullarle completamente) ed emettere al loro posto altrettante fatture con esigibilità  immediata.

Se perಠquesto problema dovesse emergere solo dopo la scadenza di una liquidazione periodica o, peggio ancora, in dichiarazione, sarà  inevitabile versare in ritardo l’eventuale IVA dovuta, servendosi della procedura del ravvedimento operoso.

Un altro aspetto che èstato rilevato èche le registrazioni contabili, dovendo seguire l’andamento di incassi e pagamenti, saranno nettamente complicate. Per questo, èpresumibile che i grossi clienti finiranno per imporre ai piccoli fornitori dotati di scarsa forza contrattuale di applicare l’esigibilità  immediata per ridurre i propri oneri amministrativi.


Si noti, poi, che rinviare per il cliente la possibilità  di detrarre l’IVA alla data del pagamento èun incentivo notevole per spingerlo a saldare quanto dovuto senza indugio, nel suo stesso interesse, consentendo dunque al venditore un’indiretta conseguenza positiva.