
La novità , dunque, non non consiste nella possibilità di dilazionare il pagamento ma nella necessità che la scelta del contribuente venga indicata nel modello F24 utilizzato per il pagamento.
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Più nel dettaglio, chi sceglie di pagare l’Imu sull’abitazione principale e le relative pertinenze in due rate, deve barrare la casella “acconto” e indicare nella casella “rateazione/mese rif.” il codice “0101”. Chi invece sceglie di pagare l’imposta in tre rate, deve indicare nel riquadro dedicato alla rateazione il codice “0102”, a settembre dovrà utilizzare il codice “0202”, mentre il saldo avrà sempre il codice “0101”.
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In entrambi i casi, tuttavia, qualora il contribuente abbia già compilato il modulo senza l’indicazione della scelta relativa al numero di rate che intende pagare, il modello è comunque valido e quindi deve ugualmente essere accettato da banche, poste e agenti di riscossione.
Questa deroga è stata concessa a fronte del fatto che la novità consistente nella necessità di indicare il numero di rate è stata introdotta successivamente all’entrata in vigore della nuova imposta, basti pensare che nelle istruzioni del modello si leggeva “lo spazio rateazione non deve essere compilato”. A fronte di ciò, dunque, numerose persone sono già in possesso del modulo precompilato dai Caf e dai professionisti, che però risultano privi dell’indicazione della scelta all’interno del riquadro «rateazione/mese rif.», per cui si è deciso di rendere comunque validi questi modelli, almeno per quanto riguarda il primo versamento.