Il Governo Monti boccia il ddl Pensioni

Il Governo Monti boccia il ddl Pensioni

Il ddl Pensioni, ovverosia la proposta di legge finalizzata a modificare la riforma delle pensioni del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero riducendo l’età  pensionabile, con l’evidente scopo di consentire l’accesso alla pensione ad una pi๠vasta platea di interessati al contempo riducendo il numero degli esodati (per i quali, purtroppo, ancora non sarebbe stata individuata una soluzione definitiva), sarebbe stata bocciata dalla Ragioneria di Stato.

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Le difficoltà  della giustizia tributaria

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La competenza generale ed esclusiva sulle controversie che vedono contrapposte il Fisco e i contribuenti èaffidata agli organi di giustizia tributaria: le commissioni provinciali e regionali per i primi due gradi di giudizio (il terzo grado, ovviamente, èproprio della Cassazione) e il Consiglio di Presidenza che sovrintende al sistema e riferisce con proprie relazioni periodiche al ministero della Giustizia e al parlamento.

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Alcune ipotesi di modifiche fiscali

Accanto allo spinoso tema della deducibilità  degli interessi passivi, sono anche altre le richieste di modifica dell’attuale normativa tributaria avanzate formalmente al Governo dalle rappresentanze degli imprenditori nelle ultime settimane.

Su alcune questioni, l’on. Daniele Molgora, attuale sottosegretario all’Economia, si èdichiarato possibilista. Si tratta, in verità , di piccoli miglioramenti alla normativa vigente che non andrebbero a toccare le questioni di fondo, ma comunque utili, non tanto nell’alleggerimento della pressione fiscale (il Governo ha pi๠volte affermato che in questa fase i conti pubblici non lo consentirebbero) bensଠnella semplificazione della giungla di adempimenti fiscali oggi previsti.

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Riforma della scuola

La proposta avanzata già  l’anno scorso dal Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli èstata approvata dal Ministro della Pubblica Istruzione Fioroni: vacanze estive pi๠brevi e pi๠ponti durante l’anno per la scuola italiana.

Che il fatto sia vantaggioso per gli studenti non desta dubbi ( anche se a settembre si inizia prima, una settimana di relax a febbraio non potrà  che far piacere a tutti coloro che a metà  anno già  sognano il mare…), del resto non èun caso che gli inglesi(che per quanto riguarda la scuola non sono gli ultimi arrivati) adottino questo sistema già  da anni e non solo per questioni climatiche.

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