Gestire le imprese familiari grazie ad una holding

Gestire le imprese familiari grazie ad una holding

Una buona, per non dire ottima, percentuale delle pi๠importanti Piccole e Medie Imprese italiane, ovverosia una buona percentuale di tutte le imprese almeno in grado di superare i 50 milioni di euro di fatturato annuo, sarebbe a diretto controllo familiare e, stando a quanto avrebbero in questi ultimi mesi potuto appurare gli esperti dell’Università  Commerciale Luigi Bocconi e della società  attiva nel settore dei servizi alla imprese Ernst&Young (in assoluto una delle pi๠importanti, conosciute, famose e professionali società  di revisione contabile al mondo), trarrebbe enormi benefici, per lo meno in termini di aumento sia della redditività  che della flessibilità  e della reattività  della propria gestione finanziaria, dal venir controllata da una holding.

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Direzione e coordinamento: casi di responsabilità  extracontrattuale

La complessa disciplina su controllo e collegamento descritta negli articoli precedenti non ha esaurito le esigenze di trasparenza a favore dei terzi e dei soci di minoranza.

Per questo motivo, in occasione della grande riforma del diritto societario del 2003, sono stati aggiunti nel codice civile ben otto nuovi articoli, introduttivi di altre prescrizioni.

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Collegamento fra società 

L’ipotesi del controllo fra società , cosଠcome definito dall’articolo 2359 del codice civile, èquella in cui con maggiore rilevanza si verifica il fenomeno dei gruppi di imprese. Tuttavia, il codice prevede anche un’altra ipotesi forse ancora pi๠diffusa: quella del collegamento.

Noi parliamo di due imprese fra loro collegate quando una di esse non possiede cosଠtante partecipazioni nel capitale sociale dell’altra da poter esercitare nell’assemblea ordinaria dei soci un’influenza dominante, ma comunque una “influenza notevole”.

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La disciplina dei gruppi di imprese

Il concetto di gruppo di imprese èmolto diffuso sulla stampa specializzata e anche nel linguaggio corrente.

Nonostante questo, non esiste nessuna definizione legislativa sull’argomento: il Codice Civile, infatti, stabilisce una serie di norme e di obblighi che devono essere rispettati in una serie di situazioni senza che perಠil termine “gruppo” sia mai utilizzato.

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La capogruppo puಠcurare il Libro Unico

Introdotto un po’ repentinamente da un decreto dell’estate scorsa, il Libro Unico del lavoro (che sostituisce libro paga, libro matricola e altri registri minori) èuna continua fonte di dubbi di natura tecnica sulla sua tenuta e compilazione.

A poco a poco, comunque, il Ministero del Welfare cerca di venire incontro ai cittadini e ai consulenti fornendo delle risposte ai molti dubbi che vengono sollevati, come quelli relativi alla possibilità  per le holding di adempiere in luogo delle controllate.

In effetti, già  l’articolo 1 della legge 12/1979 autorizzava la capogruppo ad eseguire per conto delle partecipate tutti gli obblighi legati al diritto del lavoro e previdenziale, compresa la tenuta dei libri obbligatori.

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