Dal 1° febbraio 2011 scattano i rincari previsti dalla legge di stabilità (legge 220/2010, articolo 1 commi 17-22) per la regolarizzazione spontanea di omissioni ed errori, un’opportunità concessa al contribuente che decide di regolarizzare la sua posizione prima della contestazione da parte degli uffici fiscali e prima che venga avviato qualunque tipo di accertamento nei suoi confronti.
acquiescenza
Avviso Bonario: cosa fare (III)
Fino a pochi mesi fa, il pagamento degli importi richiesti nell’avviso bonario doveva avvenire integralmente entro trenta giorni perchè scattasse l’acquiescenza. Recentemente, perà², èstata introdotta la possibilità di rateizzare queste somme in tante quote trimestrali di pari importo, versando dunque solo la prima rata entro il termine citato.
Avviso Bonario: cosa fare (II)
Quando un contribuente, ricevuto un avviso bonario, sceglie di pagare quanto richiesto senza chiedere rettifiche, oppure dopo averle chieste e ottenute o respinte, entra in gioco il meccanismo cosiddetto della “acquiescenzaâ€.
In pratica, questo significa che il contribuente riconosce la validità delle pretese dell’Amministrazione Finanziaria e rinuncia ad ignorarla e ad attendere successivamente la cartella di pagamento, che potrebbe impugnare (l’avviso bonario, invece, non èimpugnabile).