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Sanzioni per colf e badanti irregolari

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Mentre migliaia di datori di lavoro stanno in questi giorni valutando se approfittare della sanatoria e regolarizzare i collaboratori familiari in nero, èbene valutare quali sarebbero le possibili conseguenze qualora l’irregolarità  non venisse sanata e venisse successivamente contestata.
Esistono conseguenze che si applicano in tutti le ipotesi e altre che si adottano quando il lavoratore èun extracomunitario clandestino.


Fra le prime, si ricorda innanzitutto una pesante multa (da 1.500 a 12.000 euro per lavoratore, cui si aggiungono 150 euro per ogni giornata di lavoro pregressa), che già  da sola fa tremare i polsi.

Ma non basta: ci sono anche le sanzioni comminate dall’INPS, che derivano da tre illeciti distinti. La prima multa dipende dal mancato versamento dei contributi e non puಠessere inferiore a 3.000 euro, sia che il lavoratore sia stato assunto la settimana prima sia che collabori presso la famiglia da dieci anni. La seconda violazione consiste nella mancata comunicazione dell’assunzione all’INPS, e comporta una multa da 100 a 500 euro. La terza, infine, dipende dal non aver consegnato al lavoratore copia della medesima comunicazione INPS, e la sanzione pecuniaria va da 250 a 1.500 euro.

E se si tratta di un clandestino extracomunitario?
Alle sanzioni già  descritte se ne aggiungono altre ancora pi๠temibili. àˆ infatti previsto l’arresto per il datore di lavoro da tre mesi ad un anno, e altri cinquemila euro di ammenda per ogni lavoratore.


Se, inoltre, non èstata comunicato alla polizia di Stato l’eventuale alloggio offerto all’extracomunitario, un’ulteriore multa da 160 a 1.100 euro completa il quadro.
Al lavoratore, invece, puಠessere contestato il nuovo reato di clandestinità , che impone, fra l’altro, l’ammenda da cinquemila a diecimila euro.