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Multe pi๠care per mancata sicurezza sul lavoro

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Il Governo Letta compie un atto molto importante, ratificando una legge che andrà  a punire con pene ed ammende pi๠severe i casi in cui non vengano rispettate le legge in materia di sicurezza sul lavoro. Proprio questa tema èntrato in primo piano dell’agenda del Governo con il decreto legge n. 76 del 2013 e dal 1 luglio scorso sono in vigore delle norme pi๠severe che prevedono multe e sanzioni pi๠salate per chi non rispetta gli adempimenti.

E’ stato infatti approvato un aumento del 9,6 per cento delle sanzioni e delle ammende in tema di sicurezza sul lavoro dal 1 luglio 2013 con il decreto occupazione, cioèil decreto legge n. 76 del 2013.

Il tanto annunciato provvedimento sull’occupazione si èinfatti anche interessato alla sicurezza sul lavoro prevedendo delle sostanziali modifiche alle sanzioni e ammende.

Nel dettaglio èstato stabilito che le ammende previste con riferimento alle contravvenzioni in materia di igiene salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie previste dal decreto sull’occupazione e dai vari atti aventi forza di legge saranno progressivamente maggiorate. Infatti esse saranno rivalutate ogni cinque anni con decreto del massimo esponente della direzione generale per l’attività  ispettiva del ministero del lavoro e delle politiche sociali.

La rivalutazione sarà  prevista in base alla misura all’indice Istat. Si prenderà  a riferimento l’indice dei prezzi al consumo stabilito dall’istituto di statistica nazionale, salvo il fatto che si procederà  ad un arrotondamento delle cifre al decimale superiore. Per la prima volta la rivalutazione avverrà  con decorrenza dalla data del 1° luglio 2013 e avrà  un importo di maggiorazione del  9,6%.

La legge porterà  quindi all’aumento delle sanzioni in tema di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, cercando di disincentivare il mancato rispetto di queste norme.

Nel dettaglio si prevedono queste ammende

  • per il datore di lavoro che non effettua la valutazione rischi o non elabora il documento si procede all’arresto da 3 a 6 mesi o si punisce con un’ammenda da 2.740 a 7.014,40 euro;
  • per il datore di lavoro che non compila completamente il documento valutazione rischi èprevista una ammenda da 1.096 a 2.192;
  • per i lavoratori che rifiutano senza giustificato motivo, la designazione alla gestione delle emergenze: arresto fino a 1 mese o ammenda da 219 a 657 euro.