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Il lavoro da freelance tra disinformazione e mestieri del terziario

Il vantaggio di lavorare da casa ènorme: si possono scegliere gli orari pi๠produttivi della giornata, coniugare al meglio tempi del lavoro con tempi della famiglia senza combattere con il traffico e il cattivo tempo.

Purtroppo il telelavoro incontra in Italia degli ostacoli culturali da parte delle aziende vecchio stampo che amano vedere i loro lavoratori alla scrivania in ufficio anche se poi la produttività  potrebbe essere minore rispetto a quella di un freelance.

Ad ogni modo bisogna riconoscere che sui freelance ci sono anche molte dicerie e poca informazione. Dobbiamo per questo fare chiarezza specificando che ci sono mestieri che pi๠di altri si prestano al telelavoro:

dal lavoro online di inserimento dei dati, ai lavori di traduzione di testi, alle pubblicazioni di e-book, ai lavori informatici di programmazione dei software e di grafica, alla gestione dei clienti, ai servizi di customer care, alla formazione e all’insegnamento online (e-learning). E ancora, ai servizi telematici di vendita, ai lavori di contabilità , alle mansioni di segreteria e a tutte le nuove professioni che sono nate in seguito all’avvento di Internet e del Web (Web Master, Web Designer, Web Content Manager, Social Media Manager, SEO e SEM Expert, Web Marketing Manager, Blogger, per citarne solo alcuni).

Il blog 6 Sicuro che ha evidenziato questi mestieri spiega anche l’inquadramento possibile per i freelance:

  • come lavoratore dipendente nel settore pubblico (Pubblica Amministrazione ed enti) o privato;
  • come lavoratore autonomo, che svolge lavoro per conto terzi (leggi i miei 10 consigli per diventare freelance);
  • come lavoro part time (si parla di telelavoro part time) e quindi come fonte di guadagno aggiunta a quella principale.