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Creare un’attività 

Come creare un\'attività 

Nel 2007 si èregistrato il record assoluto di iscrizioni di nuove imprese alla Camera di Commercio, ma anche le cessazioni di attività  hanno raggiunto quote non indifferenti.

Lo scorso anno sono state stimate 436.025 iscrizioni e oltre 390.000 cessazioni.

Le nuove aziende entrate in scena sono in totale 47.000. Il filo conduttore degli aspetti positivi del saldo èrappresentato da tre fenomeni:
– la forte crescita delle imprese costituite in forma di società  di capitali
– le performance di Lazio e Lombardia che insieme hanno determinato il 54,3 % di tutto il saldo complessivo
– gli ottimi risultati delle Costruzioni e dei Servizi alle imprese che costituiscono quasi la metà  del saldo totale




Di contro la riduzione del saldo rispetto allo scorso anno ha come cause:

– il rallentamento del Nord-Est e del Mezzogiorno la cui crescita si èpi๠che dimezzata -la diminuzione delle imprese agricole, manifatturiere e dei trasporti
– i saldi negativi delle Società  di persone e delle Ditte individuali Il record delle iscrizioni èla chiara dimostrazione che in Italia c’ tanta voglia di fare impresa.

Ma, al contempo, il record delle cessazioni èun segnale evidente di come la crisi internazionale e la crisi dei consumi abbiano danneggiato soprattutto le piccole imprese di cui èstata decretata irrimediabilmente la fine.

Si ècosଠdeterminata una dura selezione nel tessuto imprenditoriale, particolarmente percepita nel Sud del nostro Paese.

Qui, infatti, oltre ad essere aumentate le cessazioni, hanno subito un netto rallentamento anche le iscrizioni.

Per rendere competitivi i territori e far crescere ulteriormente l’impresa italiana èoggi necessario ridurre il costo della Pubblica amministrazione a carico delle imprese e rilanciare un piano di sviluppo delle infrastrutture per colmare i ritardi con i nostri competitor.

La forte ripresa delle nostre esportazioni iniziata nel 2006 e confermatasi nel 2007 èstata infatti il risultato di notevoli processi di razionalizzazione e innovazione produttiva, organizzativa, tecnica e logistica. Bisogna continuare su questa strada.

Industriali, artigiani e commercianti lo sanno bene. Mirano a una nuova legge elettorale che garantisca stabilità  alla nostra economia.

L’hanno richiesta sottoscrivendo un documento denominato “Il manifesto delle imprese” che riflette la legittima esigenza di avere regole chiare che diano stabilità  e certezza nel governo del Paese.