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Anticipati i saldi invernali per dare una spinta ai consumi

La paura che la tredicesima sia spesa subito, entro la fine dell’anno, ètanta anche se gli italiani si sono dimostrati in questi anni di crisi un popolo di grandi risparmiatori. Eppure il governo, su impulso di alcune associazioni di consumatori, ha deciso di anticipare i saldi invernali per dare una nuova spinta ai consumi. 

I saldi invernali 2015 sono stati anticipati con l’obiettivo di far ripartire l’economia insistendo sui soldi che le tredicesime dei  lavoratori dipendenti hanno aggiunto ai normali introiti delle famiglie. Per questi motivi in molte Regioni italiane i saldi invernali inizieranno il 3 gennaio invece che il 5 come stabilito in precedenza. La crisi, già  dall’anno prossimo, dovrebbe apparire, anche psicologicamente, un brutto ricordo.

Il 3 gennaio èstrategico perchè cade di sabato e secondo la Conferenza delle Regioni l’anticipazione a questa data puಠavere un senso. Il primo sabato di gennaio si darà  dunque il via agli acquisti che sono stati rimandati a Natale. Non si temo in alcun modo le nuove tendenze perchè come sottolinea anche il Presidente di Federmoda Lazio, De Toma,

I saldi continuano ad essere un appuntamento molto atteso da commercianti e clienti addirittura quelli invernali costituiscono oltre il 30% del fatturato totale di un negozio. In un momento di crisi come questo èfondamentale il rispetto delle regole e il controllo da parte dell’Amministrazione che deve sanzionare chi aggirando la norma pensa di giocare d’anticipo.

Un’altra questione aperta èquella delle aperture straordinarie nei giorni di festa che sono state consentite dalle liberalizzazioni introdotte dal Governo Monti. àˆ importante perಠche gli esercizi le comunichino con alemno 48 ore di anticipo. Ecco allora il calendario dei saldi invernali 2015:

  • Abruzzo 5 gennaio – 5 marzo;
  • Basilicata 2 gennaio – 2 marzo;
  • Calabria 5 gennaio – 5 marzo;
  • Campania 2 gennaio – 31 marzo;
  • Emilia Romagna 5 gennaio – 5 marzo;
  • Friuli Venezia Giulia 5 gennaio – 31 marzo;
  • Lazio 5 gennaio – 15 febbraio;
  • Liguria 5 gennaio – 18 febbraio;
  • Lombardia 3 gennaio – 3 marzo;
  • Marche 5 gennaio – 1 marzo;
  • Molise 5 gennaio – 5 marzo;
  • Piemonte 5 gennaio – 28 febbraio;
  • Puglia 5 gennaio – 28 febbraio;
  • Sardegna 5 gennaio – 5 marzo;
  • Sicilia 5 gennaio – 15 marzo;
  • Toscana 5 gennaio – 5 marzo;
  • Umbria 5 gennaio – 5 marzo;
  • Valle d’Aosta 5 gennaio – 31 marzo;
  • Veneto 5 gennaio – 28 febbraio.