Home » 3 punti per capire l’impresa a conduzione familiare

3 punti per capire l’impresa a conduzione familiare

Grazie alle richieste di chiarimenti sulle imprese a conduzione famigliare, abbiamo deciso di tornare sull’argomento, riepilogando per punti, quello che bisogna sapere quando si sceglie di mettersi in società  con i propri cari: famigliari e conviventi di fatto. 

1. Nell’impresa familiare rientra anche la convivente di fatto

Una sentenza della Corte di Cassazione ha specificato che anche la convivente di fatto rientra nei famigliari con cui èpossibile entrare in società , con i quali èpossibile avere un’attività  a conduzione familiare. Questo istituto èregolato dall’articolo 230 bis del Codice Civile che spiega come per attività  a conduzione familiare s’intenda quella in cui collaborano persone che fanno parte della famiglia, come coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado.

2. I rapporti familiari durante l’arco della vicenda

Il rapporto famigliare deve persistere durante tutto l’arco della vicenda. Il che vuol dire che la separazione legale on fa venire meno il vincolo famigliare, cosa che invece avviene con il divorzio e le invalidità  matrimoniali. Nello specifico: la separazione personale dei coniugi non costituisce causa di scioglimento dell’impresa familiare, perchè la Cassazione stabilisce che si debba valutare concretamente se si sia verificata una causa di estinzione. E’ solo con il divorzio  che comporta la perdita dello status coniugale, che viene meno per il coniuge il rapporto di collaborazione all’impresa familiare.

3. Perchè conviene e come contribuisce la moglie casalinga

L’imprenditore percepisce il 51% degli utili, il 49% va ai famigliari che collaborano senza vincolo di subordinazione ma non partecipano alla gestione dell’impresa, altrimenti ci sarebbero i presupposti per la costituzione della società . Come specificato dalla Cassazione, anche alla moglie casalinga deve riconoscersi la qualifica di partecipante all’impresa familiare quando questa effettui per l’impresa prestazioni, anche saltuarie, che concorrano alla produttività  dell’impresa per esempio la cura di pratiche amministrative e contabili, le mansioni di segreteria e via discorrendo.