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Niente scontrini o ricevute fiscali per i servizi di e-commerce

Niente scontrini o ricevute fiscali per i servizi di e-commerce. Non èun nuovo slogan per la promozione dei servizi digitali che riescono ad ampliare le possibilità  dell’azienda ma èquello che spiegail D.M. dell’Economia 27 ottobre 2015 pubblicato già  in Gazzetta Ufficiale. 

Il D.M. dell’Economia 27 ottobre 2015 pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 novembre 2015, parla dell’e-commerce e di come questi servizi non necessitino di essere associati a ricevute fiscali e scontrini. Due soli articoli e tante premesse che spiegano alle aziende come comportarsi.

La premessa all’argomento deve essere fatta citando un’altra normativa, il Regolamento Ue n. 1042/2013 che a decorrere dal 1° gennaio 2015, spiega che tutte le prestazioni di servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e i servizi prestati con mezzi elettronici sono imponibili nel luogo di stabilimento del destinatario.

Ecco quindi i due articoli del DM del 27 ottobre 2015:

Art. 1

Esonero dall’obbligo di certificazione dei corrispettivi

1. Non sono soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi di cui all’art. 12, comma 1, della legge 30 dicembre
1991, n. 413, le seguenti tipologie di operazioni:

a) prestazioni di servizi di telecomunicazione, di servizi di teleradiodiffusione e di servizi elettronici rese a committenti che agiscono al di fuori dell’esercizio d’impresa, arte o professione.

Art. 2

Efficacia

1. Il presente decreto si applica alle operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2015. Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.