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Fisco dovrà  provare condotta abusiva contribuente

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Il Parlamento attraverso il lavoro delle commissioni ha ribaltata l’abuso di diritto, modificando radicalmente un concetto ed un principio finora assodato, perchè in futuro dovrà  essere il fisco a provare le condotte abusive dei cittadini contribuenti.

 

La motivazione dell’accertamento fiscale dovrà  dimostrare e descrivere la condotta abusiva: in caso contrario sarà  dichiarata nulla. La pena di nullità  èstata appunto stabilita dalla commissione parlamentare. La regolamentazione dell’abuso di diritto èuno dei pilastri sui cui èstata disegnata la nuova delega per la riforma fiscale. La notizia èstata confermata presidente della commissione Finanze della Camera, Daniele Capezzone, che ha ufficializzato di avere messo insieme il testo della vecchio disegno di legge targato Monti con alcune modifiche presentate in commissione Finanze alla Camera e al Senato. I lavori sono iniziati dal primo giorno di insediamento delle commissioni parlamentari.

L’abuso del diritto la legge delega era già  stato approvato dalla Camera nella seduta del 12 ottobre 2012. La riforma su cui ha lavorato la commissione presieduta da Capezzone contiene altri obiettivi ambiziosi che sono ad esempio la revisione del sistema delle sanzioni tributarie. Queste ultime potranno essere sia quello tipo amministrativo, sia quelle di tipo penale.

Altro obiettivo èil rafforzamento del sistema dei controlli, unito  alla revisione dell’imposizione sui redditi d’impresa e alla previsione di specifici regimi forfettari per i contribuenti di minori dimensioni. Tutte queste modifiche sono contenute all’interno della riforma complessiva del nostro sistema fiscale. L’obiettivo della riforma stessa èquello di rendere l’intera macchina fiscale statale pi๠snella, trasparente ed orientata alla crescita.

L’oggetto della delega fiscale in particolare quella riguardante l‘abuso del diritto prevede infatti che vengano revisionate tutte le vigenti disposizioni antielusive. L’obiettivo èquello di poterle unificare con il principio generale del divieto dell’abuso del diritto.

Il principio generale dovrà  essere codificato rispettando i principi e i criteri direttivi descritti minuziosamente dalla delega.