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Cartelle esattoriali via PEC

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L’Agenzia delle Entrate ha comunicato mediante l’invio di un comunicato stampa l’avvio di un programma sperimentale che coinvolgerà  solo alcune regioni pilota. Sono state scelte le regioni Lombardia, Toscana, Molise e Campania. Queste saranno utilizzate come test per l’invio della notifica delle cartelle esattoriali tramite la posta elettronica certificata, detta PEC.

L’obbligo di avere una casella di posta elettronica certificata èstato imposto dal decreto legge 185/2008: la normativa interessa tutte le imprese che sono già  costituite in forma societaria e impone loro di provvedere all’adeguamento entro il 30 giugno 2012. Entro tale data avrebbe dovuto essere comunicata anche al registro delle imprese l’indirizzo di posta elettronica certificata, da acquisire tramite l’elenco pubblico dei gestori di Pec.

Sulla base di questa novità  introdotta l’anno scorso, Equitalia  avrà  la possibilità  di iniziare a notificare le cartelle esattoriali tramite la posta certificata alle persone giuridiche come società  di persone e di capitali con sede nelle regioni oggetto di sperimentazione, ossia Molise, Toscana, Lombardia e Campania.

Questo avvio sperimentale se avrà  buon esito verrà  sarà  poi esteso a tutti i contribuenti, persone fisiche e giuridiche, di tutta Italia. La stessa Agenzia delle Entrate spera di ottenere lo snellimento delle pratiche e dei tempi della burocrazia, oltre che ottenere una riduzione dell’uso della carta e della stampa. Si raggiungeranno quindi  anche dei benefici per l’ambiente, oltre che un cospicuo risparmio dei costi.

Il comunicato stampa di Equitalia ricorda che la Posta Elettronica Certificata PEC èun mezzo di comunicazione che consente di inviare email con valore legale, e quindi èopponibile a terzi ogni email scambiata attraverso essa. L’invio di un messaggio con la PEC èquiparato infatti ad una raccomandata postale con ricevuta di ritorno grazie al quale viene individuato e registrato giorno ed orario esatto della spedizione e della ricezione.  La notifica della  cartella esattoriale della Agenzia delle Entrate ricevuta tramite Pec sarà  quindi opponibile in giudizio in quanto avrà  valore legale.