
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, non distingue fra gli acquisti in senso stretto e le operazioni di leasing finanziario finalizzati al riscatto dei beni locati, considerate casistiche equivalenti nella sostanza.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, non distingue fra gli acquisti in senso stretto e le operazioni di leasing finanziario finalizzati al riscatto dei beni locati, considerate casistiche equivalenti nella sostanza.

Non si puಠdire che questa circolare non fosse attesa, considerato che l’agevolazione vige dal luglio 2009 al giugno 2010, e dunque già un terzo del tempo a disposizione ètrascorso.

Fra gli ambiti interessati, c’ naturalmente quello del cosiddetto “fashionâ€, che altro non èche la moda nei settori dell’abbigliamento, delle calzature, dei profumi, dei gioielli. In queste settimane il Ministero dello Sviluppo Economico, d’intesa con l’ICE (Istituto nazionale per il Commercio Estero), ha scelto di puntare decisamente su uno dei mercati di sbocco pi๠importanti per i nostri prodotti alla moda, ossia gli Stati Uniti.

L’incentivo èsemplice da calcolare. àˆ riconosciuto un credito d’imposta di ammontare pari al 15% delle spese complessivamente sostenute per la produzione di film italiani, fino ad un limite massimo di spesa agevolabile pari a 3.500.000 euro.


Lungi dall’essere un errore (una svista sarebbe ipotizzabile, tante e concordanti no) si deve ritenere che vi sia dunque una precisa scelta del legislatore alla base di questa esclusione.

La misura, che nella precedente esperienza aveva beneficiato soprattutto, e di gran lunga, la prima delle due tipologie di mezzi di trasporto, èmolto apprezzata dalle associazioni ambientaliste per gli evidenti riflessi positivi in termini di riduzione di inquinamento atmosferico.