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Chiuso un bar per 95 centesimi di evasione fiscale

Si puಠessere chiamati evasori fiscali se il Fisco ha notificano al contribuente la mancanza all’appello di soli 95 centesimi? La risposta èaffermativa alla luce di quello che èsuccesso a Paolo Bonaferio, titolare del Romeo Cafè Restaurant di Carpi. 

Aprire un bar nel nostro Paese sembra complicato ed esoso, almeno agli italiani che nello Stivale pagano le tasse. Ma  le pagano? I numeri dell’evasione fiscale spingerebbero i lettori verso un risposta negativa ma quali sono i veri evasori fiscali?

Il caso di Paolo Bonaferio e del Romeo Cafè Restaurant di Carpi èindicativo da questo punto di vista. La legge dice che dopo 4 infrazioni in 5 anni si incorre non solo nella multa ma anche nella sospensione della licenza con chiusura del locale, da un minimo di 3 giorni ad un massimo di 6 mesi.

La Guardia di Finanza ha fatto presente che Paolo Bonaferio, nel periodo controllato tra il 2007 e il 2012, non aveva fatto ben 4 scontrini, per un totale di 95 centesimi di evasione fiscale. Sembra assurdo ma il Romeo Cafè Restaurant resterà  chiuso 3 giorni e il titolare dovrà  pagare una multa di 2400 euro, praticamente 600 euro per ogni scontrino non fatto.

La storia ha fatto il giro del web, ne hanno parlato le pi๠grandi testate giornalistiche e anche il programma Matrix se ne occupa. Bonaferio perà², che nelle interviste prova a fare leva sulla vera evasione di chi esporta capitali all’estero, èin buona compagnia tra gli evasori di piccolo taglio.

C’èad esempio un idraulico a Riccione che non ha ottenuto il DURC per 55 centesimi di contributi INPS non versati e per 4 fatture non effettuate sembra sia stato chiuso e multato un barbiere di Modena. Insomma l’Emilia Romagna èla capofila dell Regioni antievasione?