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Normativa libro inventari

Gli articoli 2214 e 2217 del Codice Civile prevedono a carico delle imprese commerciali l’obbligo di tenuta del libro inventario, un documento che ha la funzione di evidenziare la situazione economica e patrimoniale dell’impresa in relazione ad un determinato periodo.

TEMPISTICA PAGAMENTO ACCERTAMENTO FISCALE

Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 660 del 29 settembre 1973 ha specificato nel dettaglio le categorie di imprese che sono tenute a tale adempimento, ovvero: le società  soggette all’imposta sul reddito delle persone giuridiche; gli enti pubblici e privati diversi dalle società  soggetti all’imposta sul reddito delle persone giuridiche e che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività  commerciali; le società  in nome collettivo, le società  in accomandita semplice e le società  ad esse equiparate; le persone fisiche che esercitano imprese commerciali.

VERBALIZZAZIONE DELL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO

L’inventario, in particolare, deve essere redatto all’inizio dell’attività  e ogni anno, deve recare l’indicazione e la valutazione delle attività  e delle passività  relative all’impresa, nonchè delle attività  e delle passività  dell’imprenditore estranee all’impresa stessa, l’indicazione per consistenza dei beni raggruppati in categorie omogenee con indicazione del valore per ciascuna di queste; il bilancio e il conto dei profitti e delle perdite.

Il libro degli inventari puಠessere tenuto usando libri, moduli continui o fogli singoli mobili, purchè recanti apposita intestazione che indica la denominazione sociale, la partita Iva e/o codice fiscale.

La redazione dell’inventario deve essere effettuata entro tre mesi dalla scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione dei redditi, deve essere sottoscritto dall’imprenditore e deve essere conservato per almeno dieci anni, o comunque fino a quanto non siano stati definiti gli accertamenti relativi al corrispondente periodo di imposta.