Esportazione vino indispensabile

In Italia, come nel resto d’Europa, il consumo di vino èin calo da parecchi anni, probabilmente in via definitiva. I motivi sono diversi, ma principalmente due: le crescenti difficoltà  del potere d’acquisto e un sostanziale cambiamento dei gusti della popolazione (con interessanti riflessioni anche dal punto di vista culturale).

Comunque sia, questo graduale e irrefrenabile calo rischia di mettere in ginocchio i produttori vitivinicoli italiani.

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Consumi frenati dalla terza settimana

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Si dice, da tempo immemorabile, che le famiglie italiane hanno difficoltà  ad arrivare alla quarta settimana del mese, a causa del ridotto potere d’acquisto derivante da stipendi inadeguati al costo della vita.

Da qualche tempo, si parla di retrocessione di tale fenomeno già  alla terza settimana: il potere d’acquisto sarebbe cosଠindebolito da rarefarsi non appena inizia la seconda metà  del mese.

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Austerity nei consumi

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Il prolungarsi della crisi erode lentamente il potere d’acquisto degli italiani. Molti analisti ritengono che gli influssi sulle abitudini di spesa, improntate ormai per tutti al risparmio, al confronto fra i prezzi, alla sobrietà , sono probabilmente destinati a radicarsi e a permanere nell’animo dei consumatori per gli anni a venire anche oltre le difficoltà  congiunturali.

In attesa, comunque, che trascorra il tempo per poter disporre di dati riferiti ad un periodo pi๠ampio, il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato un’interessante disamina sugli effetti che nel frattempo un anno e pi๠di crisi ha apportato alle nostre abitudini di spesa, prendendo in considerazioni diversi settori.

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Big Mac e iPod come parametri del potere d’acquisto a livello mondiale

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Una recente ricerca condotta da Ubs ha fatto il punto sulla situazione dei salari nel modo in un interessante studio, “Prezzi e salari 2009”.
I dati che emergono dalla ricerca sono interessanti per diversi aspetti. Uno di questi èla valutazione che nella Comunità  Europea esiste ancora una disparità  di trattamento economico decisamente elevata, visto che nell’Europa dell’Est, il salario medio èalmeno quattro volte inferiore rispetto a quello dei paesi dell’Europa Occidentale. Un esempio: un maestro di scuola elementare in Europa occidentale guadagna mediamente pi๠di 30.000 dollari all’anno contro poco pi๠di 7.000 dei maestri elementari nell’Europa dell’Est.

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