L’Antitrust contro gli Ordini professionali

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Il DL 223/2006 (il celeberrimo “decreto Visco-Bersani”) intaccಠper la prima volta il settore degli Ordini professionali, da sempre accusati dalle associazioni dei consumatori di essere restii ad aprirsi al mercato.

Fra i provvedimenti pi๠rilevanti, si ricordano l’abolizione delle tariffe minime e il divieto agli Ordini di imporre limiti al diritto dei professionisti di farsi pubblicità .

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (VI)

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Individuate quali sono le tre grandi fattispecie di atti perseguibili dalla disciplina antitrust, vediamo quali sono le contromosse che il Garante puಠattuare per ripristinare la tutela del libero mercato in caso di violazioni.

Nell’ipotesi di intese e abusi di posizione dominante, come accennato in precedenza, l’intervento dell’Authority èsuccessivo: qualora infatti il Garante abbia notizia di una possibile violazione, apre un fascicolo d’indagine.

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (V)

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L’ultima tipologia di comportamento potenzialmente anticoncorrenziale ècostituita dalle concentrazioni: èla situazione che accade quando pi๠aziende distinte finiscono per far convergere le proprie strategie, secondo diverse modalità .

Si puಠverificare il caso che esse si mantengano giuridicamente distinte ma una acquisisca partecipazioni di controllo dell’altra e quindi si crei un gruppo; oppure che due società  distinte creino una joint-venture cui delegare l’attività  in quel settore; o ancora, avviene una fusione: le due o pi๠società  scompaiono dando vita ad un unico nuovo soggetto (fusione pura) oppure una di esse assorba le altre al proprio interno (fusione per incorporazione).

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (III)

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La conseguenza delle intese oggetto di persecuzione legale èquello di “impedire, restringere o falsare il gioco della concorrenza”: come si nota, il presupposto èpiuttosto vago e indefinito, cosଠcome l’accenno al mercato nazionale “o ad una sua parte rilevante”.

Questo per non porre troppi paletti agli interventi del Garante: si èvoluto, cioà¨, evitare che una norma troppo dettagliata potesse togliere dalle competenze dell’Authority determinate situazioni concrete altrettanto rilevanti.

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Tutela della concorrenza e disciplina antitrust (I)

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I provvedimenti del Garante contro il vero o presunto cartello dei pastai offre l’occasione giusta per approfondire la legislazione posta a tutela della concorrenza nel nostro Paese: si tratta della cosiddetta “disciplina antitrust”, sebbene i trust (o cartelli) siano solo uno delle numerosissime fattispecie che possono ostacolare il libero mercato.

La legge italiana si pone con un raggio d’azione residuale: esistono infatti tre grandi tipologie di atti perseguiti (le intese, gli abusi di posizione dominante e le concentrazioni), e per tutti e tre i casi l’eventuale superamento di certi limiti fa scattare la competenza delle autorità  antitrust dell’Unione Europea.

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