Per i produttori italiani (e stranieri) che vendono calcolatori elettronici nel nostro paese, l’annunciata detrazione..

Il discorso è però complesso, perché con il termine “computer†si fa in realtà riferimento a tipologie anche molto diverse fra loro in termini di dimensioni, potenzialità e, non ultimo, prezzo. Se l’anno appena concluso ha segnato rispetto al 2007 una crescita notevole dei notebook e, soprattutto, dei netbook (+32%), per i più tradizionali computer da tavolo (i desktop) il mercato ha un trend negativo già da qualche tempo.
Le varie tendenze in atto dimostrano che cresce il numero dei cittadini che, per lavoro o per svago, intendono servirsi di macchine dotate delle caratteristiche più comuni e più utili, come i programmi di videoscrittura e la navigazione in Internet, rinunciando a eccessi di potenza e di funzionalità quando questi comportano significative differenze nel prezzo.
Il mercato del computer, inoltre, mostra segni di saturazione: i margini di crescita sono ormai limitati, e l’acquisto di nuove macchine serve più che altro a sostituire quelle obsolete, più che a conquistare territori vergini.
Va anche detto, infine, che secondo gli analisti questo segmento del mercato è fortemente anelastico rispetto alle più comuni variabili, come il prezzo: questo significa che le eventuali riduzioni che i produttori dovessero rassegnarsi a varare e la stessa detrazione fiscale, in realtà , avranno un effetto limitato sulla domanda.